Vandalizzata la foiba di Basovizza. Meloni: “Oltraggiata l’intera Nazione”

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Un dettaglio delle scritte apparse stamattina

Vandalizzata la foiba di Basovizza, nella notte sono comparse tre scritte in lingua slava: una recita “Trst je nas”, “Trieste è nostra”, mentre un’altra “Trieste è un pozzo”. Gli operatori si sono già messi all’opera per rimuoverla, e la vandalizzazione arriva a 48 ore dal Giorno del Ricordo, che si celebra lunedì e che vedrà anche protagonista anche il Governo nella persona del Ministro Paola Frassinetti.

La stessa Frassinetti ha condannato l’episodio: “Un gesto inaccettabile, che offende il ricordo delle vittime e ostacola il cammino verso una memoria condivisa. È tempo di superare simboli divisivi e di promuovere una vera riconciliazione, fondata sulla verità e sul rispetto della storia. Oggi sarò a Basovizza con alcune scolaresche per spiegare a ragazze e ragazzi il significato di questa tragedia e quanto sia grave un gesto come questo, che uccide ancora una volta le tante vittime di una pagina così dolorosa della nostra storia”.

Per il presidente della Camera Lorenzo Fontana, “lo sfregio compiuto a Basovizza è un atto grave e intollerabile che offende profondamente la memoria storica del nostro Paese e, ancor più, le vittime delle foibe. Proprio nell’imminenza del Giorno del Ricordo, questo gesto è un oltraggio alla sofferenza di chi ha vissuto quel dramma. La memoria e il rispetto devono essere pilastri irrinunciabili del nostro vivere civile”.

Messaggio anche della premier Giorgia Meloni che dice: “La foiba di Basovizza è un luogo sacro, un monumento nazionale, da onorare con il silenzio e con la preghiera. Oltraggiare Basovizza, per di più con scritte ripugnanti che richiamano a pagine drammatiche della nostra storia, non vuol dire solo calpestare la memoria dei martiri delle foibe ma significa oltraggiare la nazione intera. Ciò che è accaduto è un atto di gravità inaudita, che non può restare impunito”.