Ucraina, per gli Usa l’adesione di Kiev alla Nato è “irrealistica”
![Ascolta la notizia](https://www.ecovicentino.it/wp-content/uploads/banner_ascolta_q.png)
![Leggi la notizia](https://www.ecovicentino.it/wp-content/uploads/banner_leggi_q.png)
L’ingresso di Kiev nella Nato non è realistico. Così come è fuori discussione che l’Ucraina torni ai confini del 2014. Non lasciano spazio a dubbi le parole del nuovo capo del Pentagono, Pete Hegseth. Aprendo i lavori della ministeriale Nato a Bruxelles, la prima a cui partecipa, il segretario alla Difesa statunitense afferma: “Potremo porre fine a questa devastante guerra e stabilire una pace duratura solo combinando la forza degli alleati con una valutazione realistica del campo di battaglia. Vogliamo, come voi, un’Ucraina sovrana e prospera. Tuttavia, dobbiamo iniziare riconoscendo che il ritorno ai confini dell’Ucraina precedenti al 2014 èun obiettivo irrealistico. Perseguire questo obiettivo illusorio non farà altro che prolungare la guerra e causare ulteriori sofferenze”.
Hegseth precisa: “Per essere chiari, nell’ambito di qualsiasi garanzia di sicurezza, non verranno dispiegate truppe statunitensi in Ucraina. Non ci deve essere una Minsk 3 in Ucraina, robuste garanzie di sicurezza devono essere date per far sì che non inizi ancora una guerra, ma devono essere assicurate da truppe europee e non europee e se ci sarà una missione di peacekeeping non deve essere una missione Nato e non ci deve essere la copertura dell’articolo 5”.
Intanto il Cremlino non conferma né smentisce l’incontro di tre ore tra Vladimir Putin e l’inviato americano Witkoff, che ieri era a Mosca per riaccompagnare in patria il cittadino americano Mark Fogel. ‘Non ho informazioni su questo argomento per voi’, ha detto il portavoce Peskov. Ma proseguono i contatti con Washington.
Il portavoce di Putin, comunque, tiene per il momento a tirare il freno a mano rispetto a eccessive attese sulla trattativa possibile con gli Usa e l’Occidente, mentre si avvicina il terzo anniversario della guerra all’Ucraina. Peskov ha detto oggi che Mosca non sarebbe disposta a uno scambio di territori per mettere fine alla guerra, ipotesi evocata ieri dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista al Guardian come possibile base per le trattative.