A spasso per il parco con oltre 270 dosi di cocaina ed eroina pronte per lo smercio
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Ventisette anni di età, 16 mila euro in contanti in casa, 272 dosi preconfezionate di cocaina ed eroina nel borsello pronte da smerciare nel cuore del centro storico di Schio. E’ in stato di arresto da martedì un giovane clandestino africano, di nazionalità nigeriana, che i Carabinieri della compagnia scledense hanno colto in flagranza di reato mentre si aggirava per il Parco del Donatore di Sangue, di fronte alla Chiesa di Sant’Antonio.
Il 27enne si aggirava tra panchine e aiuole da giorni, e la sua presenza assidua nel luogo pubblico a tutte le ore del giorno e della sera non poteva passare a lungo inosservata. A seguito delle segnalazioni pervenute in caserma dell’Arma, che dista appena 250 metri tra l’altro, sono state attivate le operazioni di osservazione mirata e pedinamento, prima di far scattare il blitz “a colpo sicuro” che ha portato all’arresto dello spacciatore di stupefacenti.
Ed è così che i militari in borghese e poi i colleghi in divisa hanno acciuffato il giovane che in un borsello nascondeva 151 “microdosi” di eroina, come vengono definite nel report delle operazioni, e 121 di cocaina. L’ispezione al domicilio del 27enne ha poi portato al sequestro di altre sostanze illecite, per un controvalore alle smercio di svariate decine di migliaia di euro, oltre ai 16 mila euro in contanti considerati provento dei traffici “da galera”. Nel blitz al parco circa 65 i grammi di stupefacenti sottratti al possesso del nigeriano,
Il pusher alloggiava in questi giorni in uno stabile di Magrè, da dove si dirigeva in bici verso il centro storico in maniera repentina più volte al giorno, evidentemente “a chiamata” per rifornire i clienti interessati a “coca” ed eroina. Oltre a negare l’attività illecita, l’arrestato aveva tentato di nascondere ai Carabinieri l’indirizzo effettivo della sua dimora, di fatto già conosciuta agli investigatori che già da tempo lo tenevano d’occhio nei suoi spostamenti. Oltre ad età e nazionalità non sono stati resi noti altri dati sensibili sul “fresco” detenuto, ospite della casa circondariale di Vicenza in attesa di giudizio.
In questa sede, sono stati sequestrati altri due etti di eroina e uno di cocaina, oltre ad un kit per il confezionamento delle dosi di droghe al dettaglio. Insieme, un dispositivo speciale per il conteggio delle banconote, di libera vendita. Un’ulteriore prova del fatto, questa, che l’occupazione del tutto vietata da parte del cittadino nigeriano clandestino in Italia andava a “gonfie vele”; ora sgonfiate dai Carabinieri di Schio. Almeno fino all’arrivo di qualche altro pusher “atteso” dai clienti abituali a prenderne il posto nel circolo vizioso della delinquenza attiva nell’Altovicentino.