Nutrie, al via piano di contenimento a Vicenza: se ne occupa la polizia provinciale
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Parte a Vicenza città il piano di contenimento delle nutrie, disposto in seguito al sopralluogo dei tecnici del settore Patrimonio, ambiente e capitale naturale che hanno evidenziato nell’area del Parco della Pace un cospicuo numero di esemplari di nutrie, rilevando nel contempo danni alle sponde dei canali e degli stagni e alla vegetazione.
Con ordinanza contingibile e urgente il sindaco ha così chiesto alla polizia provinciale di Vicenza di intervenire in accordo con il settore Patrimonio, ambiente e capitale naturale e ha disposto che venga autorizzato l’accesso degli operatori alle aree di cantiere interessate dal fenomeno. La polizia provinciale opererà con le modalità previste dalla norma (cattura e abbattimento) che affida ai Comuni la competenza sul contenimento delle nutrie.
I danni idraulici causati dalle nutrie (Myocastor coypus) scavando gallerie e tane di diversi metri possono risultare particolarmente pericolosi perché compromettono la tenuta degli argini. La presenza massiccia di esemplari che si nutrono di piante e radici, può inoltre causare danni irreversibili ai biotopi umidi, provocando profonde alterazioni agli ecosistemi, fino ad arrivare all’estinzione della fauna locale associata a tali ambienti. Le elevate esigenze alimentari di questi animali (che portano ogni esemplare a consumare fino a 2,5 chilogrammi al giorno) inducono infine questi animali ad attaccare anche le produzioni agricole, più ricche di elementi nutritivi rispetto a quelle naturali.
Gli animali nocivi nel vicentino
In un recente incontro presso la Provincia di Vicenza è stato affrontato, insieme ad altri, il tema degli animali nocivi, in primis nutrie e piccioni, ma anche cinghiali e corvidi. Animali su cui esiste un piano di contenimento messo in atto da polizia provinciale e volontari appositamente formati. Ebbene, nel 2024 sono stati effettuati circa 17 mila prelievi, tra cui 1.805 cinghiali, 911 nutrie, 2.039 corvidi, 12.128 colombi. La Regione, dal canto suo, ha stanziato un milione e mezzo di euro per il prossimo triennio per il contenimento delle nutrie.