Cadere e risalzarsi, nonostante tutto: attesi in mille a Schio per ascoltare Alex Schwazer

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Si avvicina a “quota mille” il numero di adesioni alla serata intitolata “Oltre il traguardo“, e si avvicina anche il momento atteso per conoscere da vicino Alex Schwazer. La seconda parte dell’intervista video all’ex campione della marcia riparte da Rio 2016, l’Olimpiade che avrebbe dovuto rappresentare il rilancio dell’atleta azzurro dell’atletica leggera 8 anni dopo il trionfo di Pechino 2008, e 4 anni dopo la squalifica, bloccato a pochi giorni dalla gara dei 50 chilometri.

I principali temi che anticipano la serata dell’ormai imminente evento di Schio dedicato prima di tutto al binomio giovani e sport del 28 febbraio al PalaRomare spaziano dal rapporto con i social media e la stampa, i segnali – da non trascurare – della depressione per un atleta, dei punti di riferimento in famiglia, proseguendo per il valore della fatica, della polarizzazione tra “vincenti e falliti” e delle insidie nascoste dietro la pressione e lo stress, nemici latenti difficili da gestire.

Ingredienti nocivi nella crescita e maturazione mentale di un atleta, e che hanno segnato la vicenda personale legata al doping di cui Alex Schwazer parla senza remore nell’anteprima offerta da Eco Vicentino, media partner della serata. Mettendosi volentieri “a nudo” in funzione di lasciare dei messaggi utili e da condividere a chi, come lui, sogna di praticare una disciplina dello sport ad alti livelli, ma in verità a disposizione di tutti e validi anche in altri contesti. Dalla viva voce di un campione che la depressione l’ha riconosciuta prima e l’ha conosciuta sulla sua pelle poi, motivo primario per cui ne parla con cognizione sia di causa che di effetti.

Il vincente molte volte è colui che ha fallito più degli altri” dice Alex tra i vari aspetti e aneddoti toccati, alcuni dei quali saranno sicuramente approfonditi venerdì dalle 20.30 nel palasport di zona Campagnola, con lo storyteller che sarà Jacopo Pozzi sul palco insieme all’ex campione della marcia di Vipiteno, oggi “fresco” 40enne allenatore e divenuto papà di due bambini. Dopo aver percorso oltre 65 mila chilometri a piedi per rincorrere il sogno del suo riscatto da atleta pulito, ora tra pochi giorni Alex salirà stavolta in auto per raggiungere Schio e gli scledensi (e dintorni), dopo aver scoperto il “nome” degli abitanti della città che lo ospiterà, grazie all’idea di Nicola Retis e il supporto di Delta Sport Performance di Schio e di vari partner che lo hanno reso possibile.

La locandina ufficiale dell’evento

Per la prima parte dell’intervista clicca qui e vai al link
Per la puntata di Breakpoint e il podcast di presentazione dell’evento clicca qui.
Prenota i posti disponibili per la serata a ingresso libero.