Caro bollette, Meloni: stanziati 3 miliardi per famiglie e imprese. Ma le opposizioni bocciano il decreto

Via libera al decreto legge contro il caro bollette. Nell'ultimo Consiglio dei ministri, il governo ha stanziato allo scopo tre miliardi di euro: 1,6 per le famiglie e 1,4 per le imprese. Ad annunciarlo agli italiani è la stessa premier Giorgia Meloni nel corso di un video diffuso sui canali social di Palazzo Chigi. Secondo quanto prevede il provvedimento, le famiglie con reddito fino a 25mila euro avranno per tre mesi un sostegno di 200 euro, presentando il loro Isee. Il contributo sale a 500 euro per chi ha già i requisiti per il bonus sociale, nuclei con redditi fino a 9.530 euro. Alle piccole e medie imprese invece saranno tagliati gli oneri di sistema, con una riduzione intorno al 20%. Inoltre, come ha evidenziato la presidente del consiglio nel suo video, oltre a un certo prezzo dell'energia, lo Stato rinuncia all'Iva. “Si tratta di risorse che vengono dalla Cassa – chiarisce il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti – l'approvazione del decreto non dà dunque luogo a nessun indebitamento”.

Per l'opposizione però si tratta di misure arrivate “in ritardo” e che sono di per sé “insufficienti”. Le varie forze politiche bocciano le norme varate dal Consiglio dei ministri. Uno dopo l'altro, tutti i leader dell'opposizione hanno segnalato la tempistica dei provvedimenti, a distanza di due anni dal momento in cui il caro energia ha cominciato a farsi sentire sulle tasche, già affaticate dalla crisi post Covid, di famiglie e imprese. “Il combinato disposto fra dazi annunciati da Trump e impennata dell'inflazione, prevista dall'Istat, porta a bruciare quei 3 miliardi provenienti dal fondo clima nei prossimi tre mesi”, come avvertono dal Movimento 5 Stelle e da Italia Viva.

Ma a scatenare un'ulteriore polemica nella giornata politica è soprattutto la scelta di Meloni di non presentarsi in conferenza stampa, affidando a un video registrato (definito da molti “a senso unico”) la presentazione delle norme e lasciando al ministro Giorgetti l'onere di esporle ai giornalisti. “Il governo partorisce dopo oltre due anni un decretino da circa 3 miliardi per 3 mesi, che è una goccia nel mare di guai del caro bollette a carico di famiglie e imprese lasciate sole”, afferma Giuseppe Conte, evidenziando che, a fronte dei tre miliardi per le bollette, la premier “si prepara a spenderne altri 20 in armi e spese militari con l'ok dell'Europa”. Rincara la dose il capogruppo M5s al Senato ed ex ministro Stefano Patuanelli: “L'Istat ci dice che sostanzialmente la miseria dei 3 miliardi stanziati per il caro bollette verrà divorata dai nuovi aumenti sul carrello della spesa“.