Discorso alla Nazione di Macron: “Chi può credere che la Russia si fermerà all’Ucraina?”

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Discorso alla Nazione di Emmanuel Macron. Il presidente della Repubblica francese in diretta tv ha affrontato i temi della difesa europea e della crisi ucraina. “Stiamo entrando in una nuova era”, ha esordito Macron, “Mi rivolgo a voi questa sera a causa della situazione internazionale: siete giustamente preoccupati, dati gli eventi storici che si stanno verificando attualmente. Gli Stati Uniti d’America hanno cambiato la loro posizione sulla guerra in Ucraina; gli stessi Stati Uniti d’America intendono imporre dazi doganali all’Europa. Infine, la minaccia terroristica torna di nuovo”.

Il Presidente francese ha quindi lanciato l’allarme per la crescente insicurezza mondiale e la minaccia russa. “Il mondo continua a essere più brutale, la nostra prosperità e la sicurezza sono divenute più incerte”, ha detto nel discorso di questa sera alla nazione. La Russia ha trasformato il conflitto in Ucraina in “un conflitto mondiale”, ha insistito, “ha mobilitato sul nostro continente soldati nordcoreani e attrezzature iraniane, e aiutato al contempo questi paesi a rafforzare il loro armamento. La Russia di Putin viola i nostri confini per assassinare gli oppositori, manipola le elezioni in Romania e Moldavia, organizza attacchi informatici contro i nostri ospedali per bloccarne il funzionamento”. Entro il 2030, ha ricordato, “la Russia prevede di aumentare ulteriormente il proprio esercito, con 3000 carri armati e 300 caccia in più. Chi può credere che la Russia si fermerà all’Ucraina?”.

Il capo dell’Eliseo ha quindi ribadito il sostegno di Parigi a Kiev, che passa “anche attraverso il suo esercito” e ha annunciato un incontro per la prossima settimana tra i capi di stato maggiore dei Paesi che hanno aderito al piano di pace delineato a Londra che prevede il dislocamento di forze europee in Ucraina “una volta firmata la pace”. “Le forze europee non dovranno battersi oggi sulla linea del fronte ma andranno lì soltanto una volta che la pace sarà stata firmata per garantirne il pieno rispetto”, rassicura il leader francese che poi definisce “solido e durevole” il piano illustrato a Trump durante la sua visita a Washington, il 24 febbraio scorso. Sulla difesa europea il presidente francese spiega di aver “deciso di aprire un dibattito strategico” sulla dissuasione nucleare e “sulla protezione degli alleati, una decisione che – puntualizza Macron – sarà sempre nelle mani del Presidente della Repubblica”.

“Il mondo è cambiato, e anche l’Europa deve farlo”, ha proseguito Macron. “Voglio credere che gli Stati Uniti resteranno al nostro fianco, ma dobbiamo essere pronti se questo non dovesse accadere”. “La Russia è diventata, nel momento in cui vi parlo, e per gli anni a venire, una minaccia per la Francia e per l’Europa. Me ne dispiace molto profondamente e sono convinto che a lungo termine si farà la pace con una Russia ridiventata serena e pacifica”. Ora però occorre “far fronte a questo mondo di pericoli: restare spettatori sarebbe una follia”. Soprattutto, bisogna rinforzare l’indipendenza dell’Europa: “L’avvenire dell’Europa non si decide né a Washington né a Mosca. Sì, la minaccia torna da Est e, in un certo senso, l’innocenza degli ultimi trent’anni dalla caduta del muro di Berlino è ormai finita”.

“Dobbiamo prendere in mano il nostro destino” – ha quindi aggiunto Macron – “e diventare più indipendenti: per farlo, dobbiamo agire sia sul piano militare sia su quello economico: l’indipendenza economica, tecnologica, industriale e finanziaria è una necessità”. Occorreranno più spese, e il governo cercherà di mobilitare investimenti privati e pubblici, “senza aumentare le imposte”.