Il formaggio “prende forma” a Thiene. In cinquanta al corso per assaggiatori esperti

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Sono una cinquantina gli assaggiatori “in pectore” pronti a sedersi a tavola per dispensare consigli e giudizi sul prelibato alimento figlio della tradizione che tanto ha offerto e continua a offrire in Altovicentino. Il riferimento va alla vasta produzione di formaggi tipici, del Veneto di cui la regione è ricca sia in termini di qualità che di qualità, e alla novità del corso per divenire esperti conoscitori della materia, ma anche della forma (di formaggio).

E’ iniziato da qualche settimana a Thiene il corso organizzato dalla delegazione provinciale di Vicenza dell’Onaf, Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi, con il patrocinio del Comune locale. A sedersi sui “banchi di scuola” certo con l’acquolina in bocca ma anche con il richiesto spirito di approfondire un tema importante sono in 50, con la partecipazione in rosa a raggiungere quasi metà aderenti.

Tutti a ritrovarsi negli spazi offerti dall’Itet “Ceccato” nel dettaglio, che ha offerto ospitalità nella sede dell’istituto, che si tratti di professionisti del settore lattiero-caseario o semplici cultori del gusto o curiosi, poco importa. Il successo è già stato decretato dal numero delle adesioni, ben più partecipato di quanto si potesse prevedere. “Siamo molto soddisfatti per l’elevato numero di adesioni, circa una cinquantina – afferma il delegato Onaf Paolo Dal Maso – segno del crescente interesse verso il mondo dei formaggi e della vocazione lattiero–casearia del territorio dell’Alto Vicentino. Tra i partecipanti ci sono molti giovani e la presenza femminile eguaglia quasi quella maschile. Siamo di fronte a un cambiamento culturale rispetto al passato, per lo meno nella nostra realtà vicentina. La provenienza dei corsisti abbraccia tutto l’Alto Vicentino”.

All’iniziativa partecipa con il supporto istituzionale il Comune di Thiene. “Siamo ben lieti dell’accoglienza che il corso Onaf ha avuto a Thiene – è il commento dell’assessora al Turismo, Marina Maino –, segno di un’effettiva attenzione al mondo lattiero caseario che in questo territorio e in città affonda le proprie radici molto lontano nel tempo e continua ancora adesso con vitalità. Questo corso, come altre iniziative formative in atto, ci indicano come la tradizione sappia evolversi per offrire nuovi percorsi sia professionali che amatoriali adattandosi al mondo contemporaneo. Ricordo inoltre che il corso rappresenta la prima tra le iniziative previste per la celebrazione del titolo nazionale attribuito al nostro Comune di Città del Formaggio 2025″.

Il corso in svolgimento nei locali scolastici di via Vanzetti offre ai partecipanti l’opportunità di imparare le tecniche di assaggio (attraverso l’azione di osservare, annusare, gustare, discernere, nominare), acquisendo competenze che spaziano dall’analisi sensoriale alla conoscenza delle diverse tipologie di formaggi italiani. Essere assaggiatore significa acquisire la capacità di analizzare l’aspetto visivo esterno ed interno e valutare tutte òe caratteristiche organolettiche come il sapore, l’odore, l’aroma, la struttura della pasta per riconoscerne le qualità distintive. L’assaggiatore Onaf, iscritto all’Albo nazionale, ha una conoscenza approfondita delle diverse tipologie di formaggio, delle tecniche di produzione e di affinamento, e della cultura casearia in generale; può lavorare in ambito commerciale, collaborando con produttori, ristoratori o nei concorsi e nelle fiere del settore, ma anche in ambito educativo, promuovendo la cultura del formaggio e la sua valorizzazione.

A lezioni (teorica) in un’aula dell’Itet Ceccato di Thiene

L’iniziativa dell’Onaf si inserisce in un programma più ampio per celebrare la tradizione e la qualità del formaggio in Italia, con Thiene che si prepara a celebrare il titolo di “Città del Formaggio 2025” su proposta della stessa associazione, così come recepito con atto formale dall’amministrazione comunale. Fin dall’epoca medievale, Thiene è riconosciuta come “capitale veneta del latte e del formaggio” e, assieme ai territori limitrofi, rappresenta un punto di riferimento per la produzione e il commercio dei prodotti lattiero-caseari e per lo sviluppo di impianti di lavorazione del latte.

Nel 2020 è nata la rete delle Città del Formaggio Onaf che annovera borghi, paesi e città che sono luoghi simbolo nel panorama dei formaggi italiani, testimoni di una tradizione casearia identitaria, alfieri di una cultura gastronomica secolare, custodi di una economia sostenibile e fortemente legata alla natura e alla produzione casearia. Oggi nell’Albo delle Città del formaggio figurano 42 Comuni italiani.