Predazioni dei lupi, la proposta proiettili di gomma portata a Roma: 14 sindaci in Ministero

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Due lupi "notturni" ripresi nelle fototrappole nel vicentino (foto d'archivio)

A fare da “capobranco” della delegazione rientrata ieri da Roma è stato il Presidente dell’ente Provincia di Vicenza, Andrea Nardin, accompagnato da altri 13 amministratori pubblici – sindaci e assessori dei Comuni – interessati dal tema della predazioni dei lupi. Attacchi ad animali d’allevamento e da compagnia il cui conteggio relativo al 2024 recita il numero di 193 “assalti” documentati, secondo i dati messi a disposizione dalla Provincia.

Ricevuti in blocco dal Sottosegretario al Ministero dell’Ambiente, sindaci e presidente sono stati accolti nella Capitale e, al ritorno in Veneto, è toccato al portavoce della delegazione riportare i risultati dell’incontro. La proposta di utilizzare proiettili di gomma per scacciare più cacciare i predatori dei boschi è stata al centro della discussione. Presente anche il Presidente del Consiglio regionale del veneto, il politico vicentino Roberto Ciambetti, unica donna del gruppo la sindaca di Arsiero, Cristina Meneghini.

“Abbiamo aperto un tavolo che, su suggerimento del sottosegretario, coinvolgerà anche il Ministero dell’Interno e quello all’Agricoltura – spiega Nardin -. Nell’attesa che la modifica alla convenzione di Berna diventi definitiva, l’impegno è di verificare che in tutto il territorio vicentino si possa sparare con proiettili di gomma e che siano autorizzati non solo gli agenti di polizia provinciale,  ma anche altre figure, formate e munite di specifica autorizzazione.”

Sulla stessa linea anche uno dei due vicepresidenti provinciali – e sindaco della città di Malo – Moreno Marsetti, da sempre “dentro” ai temi legati alla caccia e alla tutela del primo settore, che specifica come “la richiesta portata al tavolo del Ministero è di ricevere risposte tempestive affinché la popolazione senta di più la vicinanza concreta delle istituzioni. Il rischio è quello dell’abbandono da parte di tanti allevatori e, ancor più, dei malgari, con conseguente desertificazione del territorio”.

Alcuni scatti durante l’incontro in Ministero

Le proposte portate sono molteplici, come si specifica nel report diffuso ieri sera: “Con la Provincia come collettore e il coinvolgimento del Masaf – acronimo che sta per Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste -, raccoglieremo le indicazioni di vari Comuni per cercare soluzioni che tengano conto delle esigenze della popolazione e parimenti della tutela della specie. Questo è il primo passo”. Le parole riportate sono state espresse dal Sottosegretario Barbaro, che aggiunge: “Con il declassamento del livello della protezione del lupo – approvato dalla Convenzione di Berna e oggi all’esame delle istituzioni comunitarie -, l’Italia sarà pronta per studiare un efficace piano di gestione di questa specie. Importante la riunione per capire le problematiche reali della popolazione e della biodiversità del territorio”.

I componenti della delegazione vicentina ricevuta al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica:

– Andrea Nardin, presidente della Provincia e sindaco di Montegalda
– Roberto Ciambetti, presidente del Consiglio Regionale Veneto
– Floriano De Franceschi, presidente Arav (Associazione Regionale Allevatori Veneto)
– Moreno Marsetti, vicepresidente della Provincia e sindaco di Malo
– Filippo Negro, vicepresidente della Provincia e sindaco di Chiampo
– Francesco Enrico Gonzo, consigliere provinciale e sindaco di Isola Vicentina
– Nicolas Cazzola, vicesindaco di Isola Vicentina
– Alberto Dal Santo, sindaco di Caltrano
– Cristina Meneghini, sindaco di Arsiero
– Matteo Mozzo, sindaco di Marostica
– Lucio Spagnolo, sindaco di Rotzo
– Mosè Squarzon, sindaco di Monte di Malo
– Dario Tovo, sindaco di Brogliano
– Luciano Rizzato, assessore di Fara Vicentino