Delitto di Garlasco. A 18 anni dalla morte di Chiara Poggi, indagato l’amico del fratello


A diciotto anni dall’omicidio di Chiara Poggi, c’è un nuovo indagato. Un avviso di garanzia è stato notificato la scorsa settimana ad Andrea Sempio, amico del fratello della giovane uccisa a Garlasco. L’uomo era già stato indagato, ma le accuse nei suoi confronti erano state archiviate.
Sempio, all’epoca dei fatti 19enne, era già stato al centro di indagini, tra il 2016 e il 2017, sollecitate da parte dei legali di Stasi sulla base del dna ritrovato sotto le unghie di Chiara. Le accuse nei suoi confronti erano però state archiviate. Ora il nuovo avviso di garanzia nei confronti di Sempio arriva grazie ad una nuova indagine sul dna sviluppata con metodi e tecniche di ultima generazione.
Nell’avviso di garanzia l’accusa contestata è omicidio in concorso con ignoti o con lo stesso Alberto Stasi. Domani Andrea Sempio dovrà quindi presentarsi nella sede della scientifica dei carabinieri di Milano per essere sottoposto all’esame salivare e al tampone. Gli esami sono stati disposti dal gip di Pavia in modo coattivo dopo che la scorsa settimana l’uomo ha ricevuto l’informazione di garanzia con cui è stato invitato a sottoporsi ai prelievi per gli accertamenti sul Dna. Verifiche a cui Sempio, secondo quanto riferito dal suo difensore, ha negato l’assenso. E’ quanto viene riferito dal suo difensore, l’avvocato Massimo Lovati.
Il delitto di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto del 2007 nella sua casa di Garlasco, in provincia di Pavia, aveva sconvolto l’Italia intera. La giovane, che all’epoca aveva 26 anni, si trovava sola in casa quando è stata aggredita. Per l’omicidio, dopo anni di indagini e processi, è stato condannato l’allora fidanzato della vittima, Alberto Stasi. L’uomo, che si è sempre professato innocente, sta scontando una pena a 16 anni di reclusione ma può uscire dal carcere per lavorare ogni giorno.