Morto Nerio Brian, una vita spesa fra sindacato, cultura e territorio nella pedemontana vicentina


Si è spento ieri sera in una delle stanze dell’hospice dell’Opera Immacolata Concezione di Thiene Nerio Brian, anima e motore di moltissime iniziative culturali a Breganze e più in generale nell’Alto Vicentino. Si era ammalato gravemente alcuni mesi fa.
Classe 1957, Brian lascia una impronta indelebile nella cultura breganzese degli ultimi decenni, ma il suo impegno ha spaziato anche nel sindacato e nella politica.
“Con Nerio – commenta il sindaco breganzese Alessandro Crivellaro – tutta la comunità di Breganze perde una persona di grande valore, sempre disponibile e capace con la sua gentilezza di circondarsi di tante persone che hanno collaborato con lui negli anni per l’organizzazione di eventi culturali e la promozione del nostro territorio. Tutto l’Alto Vicentino sentirà la mancanza di quello che è stato un vero e proprio vulcano di idee, un uomo con lo sguardo rivolto sempre in avanti all’organizzazione del prossimo evento. A tutti noi la responsabilità di non disperdere la grande eredità che ha lasciato, con l’obiettivo di mantenere vivo il suo ricordo con lo stesso spirito che l’ha contraddistinto negli anni. In questo momento di grande dolore, un messaggio di cordoglio da parte di tutta l’amministrazione comunale a tutta la famiglia di Nerio, in particolare alla moglie Antonietta e alle figlie Alice e Laura”.
“Gli anni 80 in Cisl Vicenza – racconta un post su Facebook del sindacato vicentino – sono stati anni di grande cambiamento.L’allora gruppo dirigente (Oboe, Dal Cortivo, Meridio, Copiello e Maculan) aprirono quella che fu chiamata la ‘stagione dei 100 fiori’, che prevedeva un piano formativo molto intenso e impegnativo aperto a giovani lavoratori e lavoratrici impegnati in Cisl e in molte associazioni vicentine, funzionale a costruire un gruppo dirigente nuovo è rappresentativo dei cambiamenti sociali, culturali e lavorativi in atto.Uno di questi ‘fiori’ è stato Nerio Brian, di Breganze, che militava nelle Acli. Uomo di ironia tagliente, di profondo interesse per la comunità vicentina e le persone che la abitavano.Di capacità analitica e politica raffinata. A Nerio fu assegnato il compito di costruire il Sicet in provincia di Vicenza e il suo passaggio in Cisl ha lasciato un segno molto importante”.
Nerio Brian è stato anche presidente provinciale delle Acli e, sebbene sconosciuto ai più, “si è impegnato anche in politica, sebbene dietro le quinte, come braccio destro di Rosy Bindi durante il traghettamento dell’allora Democrazia Cristiana verso il Partito Popolare Italiano”, ricorda l’amico Alberto Leoni.
Proprio nel dicembre scorso il Comune di Breganze aveva voluto riconsocere il suo impegno di una vita consegnandoli una targa. Nerio Brian infatti sarà sicuramente ricordato principalmente per essere stato l’ideatore e l’anima di moltissime iniziative culturali e di valorizzazione delle tradizioni locali, comprese quelle enogastronomiche. Da vent’anni curava la rassegna “Senza orario, senza bandiera“, che quest’anno prevede fra maggio e dicembre oltre sessanta appuntamenti nella pedemontana e montagna vicentina sul tema del viaggio e della scoperta di altri territori attraverso diverse forme d’arte e conoscenza.
“Ci lascia uno degli uomini di grande cultura del paese di Breganze. Un uomo di grande intelligenza, – ricorda il gruppo breganzese TiLeggo – ma anche sensibile, gentile, sempre disponibile, con il quale abbiamo collaborato sempre con piacere. Un uomo che ha dato tanto. Grazie Nerio Brian per essere stato nelle nostre vite”.
Non è stata ancora resa nota la data dei funerali.