Fotoreportage dalla fabbrica dimenticata: ex Lanerossi nel degrado, tra rovi e sporcizia
Che cosa c’è nello spazio chiuso dell’ex Lanerossi, quartiere produttivo ottocentesco di Schio, che dalle spalle della Fabbrica Alta va verso il Nuovo Quartiere Operaio? Eccetto l’opificio principale e il prato verde antistante, l’area è da tempo chiusa e transennata. Una serie di foto esclusive dell’Eco Vicentino mostra lo stato di degrado che pervade l’antico cuore industriale della fu “Manchester d’Italia”.
Il primo edificio che si incontra lasciandosi alle spalle la Fabbrica Alta è l’ex centrale elettrica, accompagnata dalla grande ciminiera che caratterizza l’area. Proprio di fronte una grande lapide ricorda i caduti in guerra e i caduti sul lavoro nel cinquantennale della morte di Alessandro Rossi. Lì passa la Roggia Maestra che in passato alimentava tutti gli opifici tessili di Schio e che in quel punto è stata interrata.
Proseguendo verso il Nuovo Quartiere Operaio, l’area a destra si mostra completamente invasa da vegetazione spontanea, sulla sinistra invece un capannone con tetto a shed, rimasto solo in parte a fare da copertura, sembra lo scheletro abbandonato di quello che una volta era il centro pulsante dell’opera dell’ingegno del senatore Alessandro Rossi.
Proseguendo nel viaggio, sbirciando dai vetri rotti dell’edificio a fianco della centrale elettrica, nell’area che dà sul giardino della Fabbrica Alta, si scoprono spazi interni sbarrati completamente ingombri di detriti e suppellettili. Andando invece dalla ciminiera verso via Pietro Maraschin sulla sinistra, prima del grande cancello metallico, un segnale avverte che l’edificio è pericolante e, proprio lì, giace ripiegato su se stesso un grande manifesto di cartone che, anni fa, annunciava il progetto di recupero dell’intera area Lanerossi.
Lasciamo a chi vorrà osservare le immagini ogni considerazione su cos’è rimasto dell’eredità del senatore Rossi e di un grande patrimonio di Schio.