Il Costo emoziona ancora, vince il 65enne siciliano Franco Caruso. Due caltranesi nella top ten

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Salita del Costo dei grandi numeri e delle grandi emozioni quella della 32esima edizione, da poco conclusa con la vittoria del pilota ragusano Franco Caruso, 65 anni suonati e la grinta di un giovane giaguaro. E’ lui che, a bordo della Nova Proto Np01-2, ha fatto suo il trofeo valevole per il Campionato Italiano Velocità Montagna Nord con un tempo di 4’11.67.

La top ten

Solo qualche piccolo incidente nella chicane frammentare il ritmo di gara: in generale, una macchina organizzativa impeccabile con riprese in diretta che hanno rivelato tutta la bellezza delle Prealpi Vicentine: una cronoscalata dei record che ha così toccato una cifra mai raggiunta prima con 194 iscritti e ben 37 auto storiche. Soddisfazioni casalinghe nella top ten, con le brillanti prestazioni dei piloti caltranesi, Andrea Parisi e Alberto Dall’Oglio: ottavo posto per il 41enne che non ha deluso dopo l’ottima performance del 2024, chiudendo a 4’32.93, nonostante fosse reduce da prove del sabato non proprio esaltanti dalle quali comunque non si è fatto abbattere. Di gran pregio anche la salita di Dall’Oglio, che con un ottimo 4’36.50 ha saputo agguantare il decimo posto utile.

Il pilota altopianese Remigio Baù in una delle tante competizioni che lo hanno visto protagonista

Tante le “chicche” fra i partecipanti di questa attesa kermesse, “orfana” di due grandi mattatori delle ultime sei edizioni come Cristian Merli e Simone Faggioli, ma non per questo meno entusiasmante: tre le donne, a difendere la quota rosa fra i bolidi, Anna Borgo e Sofia Bonollo, a contendersi una classifica loro dedicata mentre una terza, Silvia Fochesato, su Fiat Abarth 1000, con l’onore di aver aperto per prima la sfida col cronometro. Tra i senior, due veri e propri assi dei motori, tutti vicentini, presenti nel Costo dal lontano 1977: Giuseppe Zarpellon che a 80 anni suonati, ha saputo dire la sua ancora una volta a bordo dell’immancabile BMW M3, e Remigio Baù di Stoccaredo, che a 79 anni si è regalato una partecipazione che vale come festa per i 50 anni di onorata carriera. Tra i piloti, con un più che positivo 30esimo piazzamento, anche il figlio di “re” Bepi Zarpellon, Tobia, a proseguire una tradizione che è nel dna familiare. Tra i veterani iscritti, un’altra presenza nota in tutto l’alto vicentino: si tratta del velese Gianguido Rossi, che all’alba delle 70 primavere è considerato ormai un faro guida per i giovani piloti. E tra i concorrenti non è mancato anche un “politico”: si tratta del roanese classe 1991 Cesare Azzolini, ex assessore ed ora consigliere di minoranza, che ha voluto così cimentarsi al volante di una Seat Ibiza Trophy.

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