La Ferrata delle Anguane inaugura tre nuove vie, Sartori: “Presto una palestra di roccia internazionale”

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C’è fermento e soddisfazione a Valdastico, dove nella mattinata di oggi è stato inaugurato il completamento della nota “Ferrata delle Anguane” con tre nuove vie: “Scala Grazia”, “Scala Bruna” e “Tetto dei Salbanei”. Una cerimonia voluta anche per tributare un omaggio pubblico ai tre responsabili dell’attrezzaggio dei nuovi anelli assieme all’immancabile e preziosa presenza del rocciatore di casa, Marco Toldo: Hainz Christophorus , Simon Kehrer e Hubert Eisendle, guide alpine e istruttori di lungo corso ai quali è stata conferita la cittadinanza onoraria.

Un momento di festa per il paese che grazie all’opera fortemente voluta, oltre che finanziata, dall’imprenditore Franco Mucchietto, è stato riscoperto negli ultimi anni da migliaia di escursionisti attratti dalla peculiarità della ferrata con ponte tibetano oltre che dalle viste mozzafiato che di lì sospesi si possono catturare con uno sguardo privilegiato su tutta la valle: “Inutile negare quanto siamo fieri di queste realizzazioni – ha spiegato un emozionato sindaco Claudio Sartori – e proprio per tale ragione vogliamo che possano presto inserirsi in un contesto ancor più strutturato. Abbiamo perciò la volontà di realizzare una palestra di roccia di tutto rispetto, validamente concepita anche per contest e gare internazionali”.

Il vicesindaco Nicola Sella mentre testa le nuove vie

Un ulteriore salto di qualità per una disciplina sempre più amata: una palestra di roccia che troverebbe spazio nell’area attigua agli impianti sportivi coronando così il sogno di un paese amico di alpinisti e rocciatori, ma anche di chi semplicemente, si vuole approcciare a questo mondo fatto anzitutto di passione per la natura: “Il costo dell’opera dovrebbe aggirarsi sul milione e mezzo di euro – spiega Sartori – ma lo dobbiamo anche a persone come Mucchietto che tanto hanno fatto per il nostro territorio. Senza contare quello che ciò significa per paesi che, come il nostro, ora avranno la possibilità di diventare ancor più attrattivi, un vero toccasana contro lo spopolamento delle nostre montagne”. Pensieri condivisi con chi, come il vicensindaco, è salito tra i primi a gustare i nuovi percorsi ferrati: “L’idea è dare la possibilità di scalare anche al chiuso per fare scuola ai più piccoli, essere un punto di riferimento naturalmente per i professionisti,  far lavorare le guide alpine del territorio, poter scalare e allenarsi anche quando piove, e perché no, anche ospitare le gare di arrampicata a livello mondiale”.

Il video della guida alpina locale Marco Toldo

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