Maltempo nel Vicentino, ritrovati i due dispersi. Luca Zaia dichiara lo stato di emergenza

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Il maltempo continua a flagellare l’Italia, con drammatiche conseguenze in termini di vite. Nel Vicentino sono stati ritrovati, nel bacino di laminazione di Trissino, i corpi dei due dispersi, padre e figlio, caduti con la loro auto all’interno di una voragine che si è formata nella tarda serata di ieri proprio a causa del maltempo sul ponte a Valdagno. La loro vettura è stata inghiottita nel crollo ed è finita all’interno del torrente Agno senza lasciare scampo ai due occupanti. Sembra che Leone Francesco Nardon, 65 anni, e il figlio Francesco, di 34, si stessero dirigendo verso il Comune di Valdagno per portare il proprio aiuto come volontari ai soccorsi.

In Veneto, il presidente Luca Zaia dichiara lo stato di emergenza per i Comuni delle province di Vicenza e Verona. “È una tragedia impensabile – ha detto Zaia – dove la terra è crollata sotto i piedi a queste due persone, che andavano a dare una mano e non erano dei curiosi. Questa ondata di piovosità passerà alla storia per la perdita di due vite umane”.

Frana a Trento, evacuate 14 persone. Nel quartiere San Martino lo smottamento ha interessato un’abitazione. In via precauzionale sono state evacuate 14 persone per permettere ai vigli del fuoco di portare a termine le operazioni di messa in sicurezza. Non si registrano feriti ma la circolazione è bloccata.

In Valle d’Aosta 6.400 utenti senza elettricità. Il dato è stato fornito da Giorgio Pession, presidente e amministratore delegato di Deval, la società che si occupa della distribuzione dell’energia elettrica in Valle d’Aosta. “Stiamo lavorando alacremente – ha detto – ma gli interventi sono condizionati dall’accessibilità dei siti. In alcune zone non siamo ancora riusciti ad arrivare. Stiamo operando anche con l’ausilio dell’elicottero. La situazione più delicata è a Cogne mentre l’energia è stata ripristinata nella Valdigne, da Courmayeur a La Thuile.

Una vittima anche in Piemonte. Ieri nel Torinese a perdere la vita è stato un 92enne. “Aiuto, l’acqua mi è entrata in casa”, sono state le ultime disperate parole che Giuseppe Bracco, ha rivolto alla figlia poco prima di morire annegato all’interno della sua abitazione di Monteu da Po, nel Chivassese.