Guerra in Ucraina, tregua di Pasqua fragile: Mosca riprende le operazioni militari


La Russia ha annunciato la ripresa delle operazioni militari in Ucraina dopo la fine della tregua di Pasqua ordinata sabato dal presidente Vladimir Putin. Tregua di fatto mai rispettata secondo le accuse reciproche lanciate da Kiev e Mosca. Sirene di allarme antiaereo sono suonate anche nella capitale ucraina.
Kiev accusa Mosca di aver violato la tregua in Ucraina quasi tremila volte durante il breve cessate il fuoco. Lo ha denunciato il comandante in capo delle forze armate di Kiev, il generale Oleksandr Syrskyi, in un post su X condiviso dal presidente Volodymyr Zelensky: “Il numero totale delle violazioni da parte dell’esercito russo della propria promessa di cessate il fuoco ha raggiunto quota 2.935”. Mentre il ministero della Difesa russo ha accusato le forze armate ucraine di aver violato la tregua di Pasqua 4.900 volte.
E alla ripresa degli attacchi russi almeno una persona è morta in Ucraina. Il governatore di Kherson, Oleksander Prokudin, ha riferito su Telegram che “una donna anziana è morta a causa dell’impatto di una bomba” lanciata da un drone russo nella località di Belozerka, mentre un uomo è rimasto ferito.
E mentre Donald Trump dice di confidare in una intesa a breve tra le parti, il Wsj rivela che Kiev sarebbe sotto pressione per rispondere questa settimana a una serie di idee di ampio raggio dell’amministrazione Usa su come porre fine alla guerra in Ucraina: al centro delle proposte, le concessioni alla Russia, tra cui il potenziale riconoscimento da parte degli Stati Uniti dell’annessione della Crimea a Mosca nel 2014 e l’esclusione di Kiev dall’adesione alla Nato. Lo scrive il Wall Street Journal (Wsj).
Le idee sono state delineate in un documento riservato presentato giovedì a Parigi da alti funzionari di Washington alle loro controparti ucraine, secondo quanto riportato da funzionari occidentali. Sono state inoltre condivise con alti funzionari europei durante l’incontro durato un giorno. La Cina fa sapere di accogliere “con favore tutti gli sforzi verso un cessate il fuoco” nella guerra in Ucraina, “passo necessario per raggiungere la pace”.