Papa Francesco, le reazioni nel Vicentino. “Artigiano di pace e gioioso testimone del Vangelo”


Un lutto che abbraccia il pianeta intero, travalicando i confini della fede cattolica e toccando ogni angolo del mondo. E tra questi il territorio del Vicentino e del Veneto, dove dalla tarda mattinata di lunedì 21 aprile si susseguono i commenti dei vari esponenti della politica e della pubblica amministrazione dopo l’ufficialità della perdita di Papa Francesco, padre Jorge Mario Bergoglio, a 88 anni di età.
Già ieri la Regione Veneto ha annunciato la proclamazione del lutto regionale, con Luca Zaia a disporre in segno di cordoglio l’esposizione a mezz’asta de vessillo raffigurante lo stemma con il leone di San Marco e delle sette province venete in tutte le sedi istituzionali centrali e periferiche. “Con profondo rispetto e riconoscenza – ha scritto il Presidente Zaia – il Veneto si unisce al dolore del mondo per la perdita di una figura straordinaria, punto di riferimento spirituale e morale.”
Dalla Diocesi di Vicenza si è subito approntato un vademecum per tutte le parrocchie, con l’indicazione di suonare le campane ogni giorno alle 18 fino alle esequie del Papa, la cui data sarà decisa dai cardinali nelle prossime ore (si terranno probabilmente già sabato 26 aprile). Il vescovo Giuliano Brugnotto ha affidato un messaggio di cordoglio. “Papa Francesco ha concluso la sua vita terrena per celebrare definitivamente la Pasqua con il Signore. Sulla Sua Parola, aveva lasciato tutto per servire la Chiesa, sempre con speciale predilezione per i piccoli e per i poveri del mondo. In un tempo di grandi mutamenti Papa Francesco è stato gioioso testimone del Vangelo, pastore pieno di compassione a favore degli “scartati”, strenuo difensore del creato, audace nel dialogo tra le religioni, indefesso artigiano di pace. Siamo riconoscenti a Dio per averci dato una guida così grande nella fede e nell’amore, un pastore esemplare, che ha visitato i carcerati, accolto i migranti, vestito i poveri, nutrito gli affamati e gli assetati, difeso gli ultimi, come Gesù chiede di fare. Non possiamo dimenticare la vicinanza alle nostre diocesi del Triveneto con le sue visite a Venezia, Verona e Trieste e la sua speciale empatia verso i giovani ricordando loro – come fece a Lisbona nel 2023 – che “nella Chiesa c’è posto per tutti, per tutti”.
Anche a Palazzo Trissino, sede del Comune di Vicenza città capoluogo, bandiere a mezz’asta in segno di omaggio alla memoria del Papa argentino. Con il sindaco Giacomo Possamai a rilasciare un messaggio. “Ci lascia un Papa davvero rivoluzionario, che ha saputo parlare al mondo con parole semplici e gesti profondi, capace di interpretare il nostro tempo come nessun altro. Francesco con l’enciclica “Laudato sì” ci ha insegnato a custodire la Terra come casa comune, con “Fratelli tutti” ci ha invitati a riconoscerci nell’altro, anche quando è lontano o diverso. Il suo pontificato ha cambiato il nostro modo di vedere l’altro, di guardare la realtà e di vivere la fede. La sua era una Chiesa senza paura di sporcarsi le mani, vicina agli ultimi, capace di aprire spazi nuovi alla speranza. Anche Vicenza saluta un Papa che ha scosso le coscienze e trasformato la Chiesa: lascia a tutti noi la sfida di vivere la sua eredità, fatta di coraggio, apertura e giustizia”.
Tra i politici vicentini, il primo a inviare una nota è stato ieri mattina il deputato di Marano Erik Pretto (Lega). “Esprimo il mio più sincero cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco, in suffragio del quale la grande comunità cristiana di tutto il mondo oggi si raccoglie in preghiera. In questi tempi turbolenti, in cui i punti di riferimento sono fondamentali, possa la Chiesa avere presto una nuova guida, fedele al Vangelo e alla sua millenaria tradizione.” A seguirlo Arturo Lorenzoni, area centro sinistra in minoranza on Regione: ” È un giorno di immenso dolore: perdiamo una guida limpida e autorevole, come Chiesa e come società. Papa Francesco ha tracciato una linea lucidissima per la politica a tutti i livelli. Mi auguro che siamo capaci di essere all’altezza di portare avanti la sua visione umana e cristiana, perché ciò che è autenticamente cristiano è per il bene di ogni uomo”.
Anche la consigliera di M5S Erika Baldin ha portato la sua voce nel corso di messaggi di cordoglio. “Compiango in Papa Francesco un sincero interprete dei Vangeli, uomo del suo tempo che ne ha compreso la complessità e non lascia indietro nessuno. Innovatore, campione della Chiesa di popolo, non si è mai stancato di manifestare concretamente per una pace giusta in Ucraina e Medio Oriente, per la fine di tutte le guerre, per l’accoglienza alle persone migranti, la dignità e l’autodeterminazione di ogni genere”.
Tra le tante altre voci che emergono in queste ore, anche quelle del mondo associativo e sindacale. Tra queste, quelle dei coltivatori e allevatori vicentini, e degli Alpini, da sempre vicini al Papa. “La morte di Papa Francesco segna indelebilmente la nostra società vicentina e Coldiretti, che ricorda il suo straordinario impegno per la pace, il lavoro degli agricoltori ed il diritto all’accesso a un cibo sano e sostenibile, combattendo povertà e diseguaglianze”. A dirlo è il presidente di Coldiretti Vicenza, Pietro Guderzo, nel manifestare il dolore per la morte del Pontefice. “Le sue encicliche – prosegue – hanno rappresentato un’ispirazione per la costruzione di politiche di salvaguardia dell’agricoltura familiare, di rispetto della terra e di promozione di modelli di welfare rurale. Papa Francesco ci ha fatto capire l’importanza di non lasciare indietro nessuno e di riportare la pace in un periodo di grandi conflitti. Perdiamo una figura di grande spessore etico, morale, politico e sociale”.
“Nel nome di Papa Francesco, onorando la sua memoria e seguendo il suo dettato – ha detto il presidente nazionale dell’Ana Sebastiano Favero – ci impegniamo a rimanere sempre in cammino, custodendo e accrescendo il nostro patrimonio di fraternità e di servizio, perché l’Associazione rimanga una grande famiglia unita e protesa al bene altrui”.
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