I funerali del Papa sabato alle 10 a San Pietro: a Roma scatta il ‘piano sicurezza’


I funerali di Papa Francesco si terranno sabato alle 10 sul sagrato della Basilica di San Pietro a Roma. Attesi moltissimi leader del mondo. Tra loro, Donald Trump, il presidente francese Macron e il numero uno ucraino Zelensky. Un evento eccezionale che richiederà un inevitabile potenziamento delle misure di sicurezza non solo per proteggere i capi di stato e le numerose personalità attese, ma anche per garantire l’ordinato afflusso e l’assistenza ai fedeli che raggiungeranno Roma a seguito della scomparsa del Pontefice, delle sue esequie e della successiva cerimonia di intronizzazione del nuovo Pontefice.
Appena diffusa la notizia della morte di Francesco a Roma è scattato il ‘piano sicurezza’: potenziamento dei contingenti delle forze dell’ordine nell’area attorno a San Pietro, no-fly zone già operativa, percorsi dedicati ai fedeli per evitare la calca. Al Dipartimento della Protezione civile sarà affidato il compito di occuparsi di tutta la gestione dell’evento a eccezione degli aspetti relativi alla sicurezza, dunque dall’organizzazione dei posti medici avanzati, alla distribuzione dell’acqua, dal potenziamento delle reti telefoniche alla gestione dell’afflusso e del deflusso dei pellegrini.
Giannini: “l’avvicinamento dei fedeli è notevole”. Il prefetto che ha presieduto due riunioni del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a cui hanno partecipato i vertici delle forze dell’ordine capitoline, rappresentanti della gendarmeria vaticana e il sindaco Roberto Gualtieri ha messo in chiaro qual è l’obiettivo: vogliamo che fino a quando sarà eletto il nuovo papa tutto possa svolgersi in “sicurezza e con il rispetto dovuto al Pontefice”, soprattutto per quanto riguarda i funerali, ha sottolineato Giannini.
Sabato 26 aprile, l’area di piazza San Pietro sarà super blindata. In vista dell’arrivo di capi di Stato e di governo da tutto il mondo, ci saranno bonifiche accurate anche nel sottosuolo e verranno schierati motociclisti, tiratori scelti, artificieri e nuclei cinofili delle diverse forze di polizia. In campo anche la polizia fluviale per il pattugliamento del Tevere e delle banchine.
Le forze mobilitate. In allerta le unità Nbcr dei pompieri, specializzate contro minacce nucleari, batteriologiche, chimiche e radiologiche, oltre al personale speleo-alpino-fluviale (Saf), per interventi di recupero di persone ferite in situazioni particolarmente difficili.
Ai varchi di Piazza San Pietro predisposti i metal detector presidiati dalle forze dell’ordine che, controlleranno l’afflusso dei fedeli. Impiegati, inoltre, dispositivi anti-drone in dotazione alle forze armate e un prezioso alleato per il controllo dell’ordine pubblico saranno anche le telecamere cittadine. Allertato il sistema di soccorso con ambulanze pronte a intervenire in caso di malori e gli ospedali più vicini ad accogliere eventuali pazienti.
Sorvegliati speciali gli scali aeroportuali, ma anche stazioni e caselli autostradali, per monitorare l’afflusso di migliaia di fedeli che raggiungeranno Roma. Verranno controllate attentamente anche le stazioni metro, le principali arterie stradali, il centro storico e gli obiettivi sensibili dislocati in vari punti della città.