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Virginia Giuffre, la donna che aveva accusato di abusi sessuali Jeffrey Epstein e il principe Andrea d’Inghilterra, si è tolta la vita. A comunicare la notizia è stata la famiglia della 41enne americana. “Si è suicidata nella sua fattoria in Australia, dopo essere stata vittima per tutta la vita di abusi e traffico sessuali”, hanno fatto sapere i parenti. “Alla fine il peso degli abusi è così pesante che per Virginia è diventato insopportabile gestirlo”, ha aggiunto la famiglia della donna ricordandone “l’incredibile coraggio e lo spirito amorevole”.
La Giuffre era stata al centro di uno scandalo sessuale dopo aver accusato il defunto miliardario statunitense Epstein di averla usata come schiava sessuale. Il principe britannico Andrea, anche lui coinvolto nella vicenda, ha sempre negato le accuse di averla abusata quando aveva 17 anni ed è riuscito a evitare il processo pagando un risarcimento multimilionario.
Giuffre lascia tre figli: Christian, Noah ed Emily. Il suo avvocato Sigrid McCawley ha affermato che Giuffre era stata una “cara amica” e una paladina per le altre vittime: “Il suo coraggio mi ha spinto a lottare con più forza e la sua forza era impressionante”.
Virginia Giuffre era diventata un’attivista per le vittime della tratta sessuale dopo essere divenuta figura centrale nell’ambito del caso Epstein, morto in carcere nel 2019 mentre era in attesa di processo negli Stati Uniti.
La sua addetta stampa, Dini von Mueffling, ha descritto la Giuffre come “profondamente affettuosa, saggia e divertente. Adorava i suoi figli e i suoi numerosi animali. Era sempre più preoccupata per me che per se stessa. Mi mancherà indescrivibilmente. È stato il privilegio di una vita rappresentarla“. Era stata proprio la sua agente a rendere noto che la donna era stata ricoverata in ospedale dopo un grave incidente il primo aprile scorso.
La Giuffre in quel frangente aveva condiviso una sua foto dal letto d’ospedale, ricoperta di lividi che, a suo dire, aveva riportato in uno scontro con un autobus in corsa. La donna scriveva di aver sofferto di insufficienza renale: “Mi hanno dato quattro giorni di vita e mi hanno trasferita in un ospedale specializzato in urologia”, scriveva nella didascalia della fotografia postata su Instagram. La donna fu poi dimessa dall’ospedale una settimana dopo.