Vicentino mobilitato per le “magliette rosse”. A Marostica rimosso striscione
Libera lancia la mobilitazione e il vicentino risponde. L’appello “Una #magliettarossa per #fermarelemorragia di umanità” ha visto stamane in centro a Schio un centinaio di persone presenti. Iniziative anche a Vicenza e Bassano e tante le persone che hanno manifestato anche sui social l’adesione all’iniziativa, pubblicando foto con una maglietta rossa. A Marostica strappato uno striscione dei bambini del Grest.
A Schio invece la proposta delle “magliette rosse è stata lanciata da Coalizione Civica e ha raccolto l’adesione di gruppi e associazioni. A Vicenza l’appuntamento è dalle 18 alle 18,30 con un flashmob che da Campo Marzo raggiunge piazza Castello. L’iniziativa è organizzata da una rete di realtà vicentine, fra le quali Arci, Cgil, Fornaci Rosse, Legambiente, Non dalla Guerra, Gocce di Giustizia e ovviamente Libera. In piazza Castello viene letto l’appello nazionale e ascoltata la canzone “I Bambini del Mare” di Bepi De Marzi. Gruppi attivi anche a Bassano.
I flashmob rispondono all’appello di don Luigi Ciotti sugli arrivi di migranti in Italia e nei paesi europei che si affacciano sul Mediterraneo. Il presidente di Libera aveva invitato a non ridurre l’immigrazione ad un reato: “Davanti a questi fatti drammatici provo tanta nostalgia di umanità, stiamo parlando di persone”. Pochi giorni fa, di fronte alle ennesime vittime del mare ed alle immagini dei corpi di bambini sulle spiagge del Mediterraneo, Libera, Anpi, Arci e Legambiente hanno promosso un appello, subito sottoscritto da numerose sigle nazionali, in cui invitano a contrastare “questo cinismo dilagante alimentato dagli imprenditori della paura. L’Europa moderna non è questa. L’Europa moderna è libertà, uguaglianza, fraternità”.
A Marostica ad unirsi all’appello delle “magliette rosse” sono stati i 120 bambini e gli animatori del Grest dell’Oratorio Don Bosco. Qui, fra le varie attività, era stato chiesto a Libera di realizzare dei laboratori sulla legalità e la solidarietà. “Ai ragazzi – spiega Davide Carella, vicepresidente dell’Oratorio e responsabile del Grest – sono stati dati dei braccialettini rossi per riflettere sui valori che reggono la nostra società civile e provare a mettersi nei panni degli altri. Abbiamo consegnato un foglietto alle famiglie e stamane abbiamo appeso sulle grate esterne dell’oratorio uno striscione rosso di circa 8 metri con la scritta ‘umanità’, per dare un segnale a tutta la comunità. Appeso stamane alle 6,30, è stato tolto da ignoti verso le 10,30. “Qualcuno ha chiamato il 113 e pochi minuti dopo che è stato fatto sparire mi stava aspettando la polizia. Mi sono presentato come responsabile del Grest e anche del gesto. A qualcuno deve dare fastidio la parola ‘umanità”. “Stiamo perdendo anche l’art. 21 della nostra Costituzione, oltre che l’umanità.” ha scritto il gruppo locale di Libera in un post su Facebook.