Thailandia. L’incubo è finito. Salvati i 12 ragazzi e l’allenatore prigionieri nelle grotte
Dopo 17 giorni finisce l’odissea dei giovani calciatori della squadra dei “Cinghiali” e del loro allenatore rimasti imprigionati nella grotta di Tham Luang in Thailandia dal 23 giugno. Le operazioni di salvataggio sono riprese questa mattina nonostante le avverse condizioni meteorologiche, dopo che ieri erano stati salvati 4 ragazzi e domenica altri 4.
Non sono ancora riemersi tre sub dei Navy Seal thailandesi e il medico australiano che hanno accudito i dispersi negli ultimi otto giorni. ‘Non siamo sicuri se questo sia un miracolo, la scienza o qualcos’altro. Tutti i 13 Cinghiali sono ora fuori dalla grotta‘, hanno scritto i Navy Seal thailandesi sulla loro pagina Facebook celebrando la conclusione della missione. ‘Finalmente oggi festeggeremo tutti assieme’ hanno aggiunto.
Ora sono tutti nell’ospedale di Chiang Rai, dove vengono tenuti in assoluto isolamento per il timore che, con il sistema immunitario indebolito, siano a rischio di infezioni. Ci potrebbero volere almeno sette giorni prima che possano essere dimessi dall’ospedale, ha detto Jesada in una conferenza stampa.
Gli otto ragazzi salvati ieri dalla grotta allagata sono di “buon umore” e hanno un sistema immunitario forte perché sono calciatori, hanno fatto sapere oggi le autorità sanitarie. Jesada Chokdumrongsuk, vicedirettore generale del ministero della Sanità pubblica, ha detto che i primi quattro ragazzi salvati, di età compresa tra 12 e 16 anni, sono già in grado di nutrirsi normalmente. Due hanno una probabile infezione polmonare, ma tutti e otto sono generalmente “sani e sorridenti”, ha detto.
I giovanissimi calciatori sono stati anche invitati dalla Fifa il 15 luglio a Mosca per i Mondiali ma i medici che li hanno presi in cura hanno dichiarato che purtroppo non saranno in grado di rispondere all’invito perché devono rimanere in ospedale.