Ritiro in quota per il nuovo L.R. Vicenza Virtus. Il pullman è tutto biancorosso
Mille buoni motivi per essere sportivamente ottimisti. Mille come i metri d’altitudine di dove si trova ora il nuovo L.R. Vicenza Virtus. Rispetto ad un anno fa, alla partenza del ritiro precampionato della squadra biancorossa, è cambiata la sede – con il ritorno ad Asiago, abituale ritrovo estivo del Bassano Soccer – e, soprattutto, una squadra stavolta c’è. In realtà, però, è cambiato davvero tutto, salvaguardando la storia del club, del “Lane” e la passione smisurata dei tifosi. A salire sul pullman Zanconato bardato dei colori bianchi e rossi il Vicenza, fresco di conio e di nomi nuovi dall’organico dei calciatori alla dirigenza. A salutarli alla partenza all’interno dei cancelli dello Stadio Romeo Menti anche il sindaco del capoluogo berico, Francesco Rucco.
Chiave inserita e via con l’ascesa verso l’Altopiano dei Sette Comuni, con destinazione un altro stadio, lo Zotti di Asiago, e a guidare simbolicamente il torpedone il trio composto dal tecnico Giovanni Colella, dal diesse Werner Seeber e dal diggì Paolo Bedin. Volti sorridenti tra i biancorossi, molti dei quali freschi di una striscia di vernice con il passaggio dal giallorosso, e qualcuno magari assonnato, qualche clic per la stampa e i social e poi pronti per sudare. Al fresco dei monti altopianesi, a quota mille metri, 1.001 per la precisione.
Aria buona, come quella che si respira – finalmente – dopo l’avvento della confraternita del jeans Only The Brave e la discesa, tanto coraggiosa quanto strategica, in campo di Renzo Rosso. In prima linea. Senza l’avvento di mr Diesel probabilmente ieri i calciatori avrebbero affrontato i tornanti del “Costo” in bicicletta, o al massimo chiedendo uno strappo in autostop. Anzi, non ci sarebbe più alcun Vicenza di cui scrivere nè parlare.
Da preparare a dovere il prossimo campionato di serie C, il secondo dopo la salvezza al fotofinish nello spareggio playout.