Disastro a Genova, crollo del ponte Morandi sulla A10
Tragedia a Genova dove questa mattina intorno alle 11.40 è crollato un lungo tratto del Ponte Morandi, il viadotto sull’autostrada A10 che attraversa la Val Polcevera. L’infrastruttura ha ceduto durante un nubifragio, per cause di natura strutturale, collassando su se stessa nella parte centrale e trascinando con sé i mezzi che transitavano in quel momento. Il bilancio parziale è di oltre trenta vittime mentre decine sono i feriti e le auto rimaste coinvolte nel cedimento. Il personale dei Vigili del Fuoco e del 118 sono a lavoro da ore per recuperare le persone rimaste sotto le macerie e salvare più vite possibili.
Subito dopo la tragedia il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è messo in viaggio verso Genova per accorrere sul posto. I ministri Salvini e Di Maio sono intervenuti sulla vicenda: “Andremo fino in fondo per accertare le responsabilità di questo disastro immane”, ha scritto Salvini su Facebook, mentre Di Maio ha fatto sapere di voler manifestare la sua vicinanza in primis alle famiglie delle vittime.
Danilo Toninelli ha dichiarato che la competenza della manutenzione del ponte è di Autostrade per l’Italia. Secondo il ministro dei Trasporti e delle infrastrutture, infatti, “dalle verifiche effettuate dai tecnici, alla società spetta la manutenzione a qualsiasi livello mentre al ministero spettano gli interventi straordinari”.
D’altro canto il direttore del Tronco di Genova di Autostrade per l’Italia, Stefano Marigliani, ha affermato che si è trattato di un imprevisto rispetto all’attività di monitoraggio che veniva fatta sulla struttura. Marigliani ha poi sottolineato: “Non c’era assolutamente nessun elemento per considerare il ponte pericoloso”.
Inaugurato il 4 settembre del 1967 e conosciuto anche come il “Ponte di Brooklyn” per l’innegabile somiglianza, l’opera dell’ingegnere Morandi era lunga 1.182 metri e alta 45, con 3 piloni di cemento armato che toccano i 90 metri d’altezza.