Crollo del ponte: a Genova funerali di stato. Trovati ultimi dispersi, sale a 43 il bilancio delle vittime
E’ stato ritrovato anche l’ultimo corpo che mancava all’appello dei dispersi nel crollo del ponte Morandi a Genova. Si tratta del cadavere di Mirko Vicini, 33enne operaio genovese dell’Amiu, la municipalizzata dei rifiuti, che si trovava martedì nel capannone colpito dal crollo del ponte.
Alle prime luci dell’alba di oggi invece erano stati recuperati da sotto le macerie altri tre corpi, quelli di Cristian Cecala, sua moglie Dawna e la loro piccola Kristal di 9 anni.
Agli ultimi ritrovamenti si aggiunge la morte di uno dei feriti, Marian Rosca, autista romeno di 36 anni, che fa salire il bilancio delle vittime a 43.
Oggi è stato il giorno del dolore a Genova, dove si sono celebrati i funerali di Stato nel padiglione della fiera per 19 vittime. Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, il premier Giuseppe Conte, i vicepremier Matteo Salvini e Luigi Di Maio e il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha parlato di una tragedia inaccettabile che colpisce tutto il nostro Paese e tutti gli italiani.
A presiedere le esequie è stato il cardinale Angelo Bagnasco, che durante l’omelia ha definito il crollo del ponte Morandi sul torrente Polcevera uno squarcio nel cuore di Genova, che tuttavia è una città che non si arrende di fronte alle tragedie. “La ferita è profonda, è fatta innanzitutto dallo sconfinato dolore per coloro che hanno perso la vita e per i dispersi, per i loro familiari, i feriti, i molti sfollati. Innumerevoli sono i segni di sgomento e di vicinanza giunti non solo dall’Italia, ma anche da molte parti del mondo”.
Un lungo applauso ha interrotto l’omelia dell’arcivescovo quando ha citato i vigili del fuoco e la loro “professionalità generosa”. Commossi e lunghi applausi hanno accompagnato anche la lettura dei nomi delle vittime, fatta dal vescovo di Chiavari monsignor Alberto Tanasini.
A margine della cerimonia solenne, il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha dichiarato: “Sono momenti di dolore condiviso da tutta l’Italia, che è unita in questo stato d’animo e le parole vanno spese in questa direzione perché un Paese unito rende anche più forte ed efficace la severità dell’accertamento delle responsabilità, che vanno perseguite con rigore”.
Ha chiesto scusa alle famiglie delle vittime a nome dello Stato il Presidente della Camera Roberto Fico. “Chiedo scusa, anche se non è colpa mia, a nome dello Stato per quello che può non aver fatto negli ultimi anni. Scusa è una parola importante, ma deve seguire caparbietà e lavoro per accertare la verità fino in fondo. Anche la magistratura farà il suo corso, la Procura di Genova avrà tutto l’aiuto possibile anche dalla Camera del deputati e andremo avanti in questa direzione”. Queste le parole del presidente della Camera.