Ponte Genova: in Procura la lista dei nomi di chi sapeva dei rischi
Sono poco meno di trenta i nomi di chi sapeva con certezza dei rischi e delle criticità legati al ponte Morandi di Genova, crollato il 14 agosto. Il documento con la suddetta lista è giunto in Procura dopo le indagini e le ricostruzioni effettuate dalla guardia di finanza.
Tra i nominativi di dirigenti, funzionari, manager e tecnici spiccano quelli dei vertici di Autostrade e di Spea, la controllata del gruppo Atlantia che si occupa di sorveglianza e manutenzione delle infrastrutture, ma anche nomi del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Tra i nomi più importanti, secondo quanto riportato da Corriere della Sera e Repubblica, ci sono quelli dell’a.d. di Autostrade, Giovanni Castellucci, del presidente, Fabio Cerchiai, del direttore centrale operativo, Paolo Berti, del responsabile delle opere di manutenzione, Michele Donferri Mittelli, e di Paolo Strazzullo, responsabile del procedimento di retrofitting previsto per rinforzare la struttura.
Tra i dirigenti del Mit ci sono Vincenzo Cinelli, direttore generale della Vigilanza, Bruno Santoro, capo della Divisione tecnico-operativa della rete autostradale, e Giovanni Proietti, responsabile della Divisione analisi e investimenti.
A livello locale ci sono il provveditore interregionale per le opere pubbliche, Roberto Ferrazza, con i suoi due sottoposti, Alessandro Pentimalli e Salvatore Buonaccorso, e Carmine Testa, responsabile dell’articolazione locale della Direzione di vigilanza.
Nella lista consegnata in procura sono stati inseriti tutti quelli che in questi anni, tra documenti, mail e comunicazioni rintracciate, sono stati messi al corrente della situazione in cui versava il viadotto della A10.
Al momento nessuno risulta indagato, anche perché la magistratura dovrà individuare i reati eventualmente da contestare: si va dall’abuso di ufficio all’omicidio plurimo colposo, al disastro colposo o all’attentato colposo alla sicurezza dei trasporti.