Coltivavano marijuana in uno stabilimento: tre in manette, 10 chili sequestrati
Nel capannone di via Leonardo Da Vinci 51 a Malo, affittato a gennaio, c’era un intero raccolto di droga: il valore è di oltre centomila euro. La polizia ha arrestato Daniele Massignani, 32enne di Brogliano, Michael Robert Visonà, 31enne di Valdagno, e Klajdi Vuksani, cittadino albanese di 31 anni residente a Valdagno.
L’operazione della squadra mobile della questura è scattata sabato mattina, dopo una serie di appostamenti che gli investigatori avevano attuato grazie a una “soffiata”. Si era scoperto che Massignani aveva preso in affitto una porzione di un complesso produttivo, un’area di 300 metri quadri, dove dall’inizio dell’anno aveva svolto una serie di lavori e modifiche interne: il laboratorio conteneva un impianto di aerazione e un sistema antirumore che impediva alle attività adiacenti – un’autofficina, un’azienda di legnami e uno spazio affittato da islamici e adibito ad area religiosa – di sentire alcunché.
Gli agenti sabato mattina hanno visto Massignani partire da casa per poi entrare nel capannone affittato con tutta l’auto. Poco dopo è arrivato anche Vuksani – l’unico dei tre a non essere incensurato, il 31enne albanese ha alle spalle una condanna a 2 anni e 8 mesi per un precedente arresto in cui era stato trovato con una forte quantità di hashish ed eroina – con una Bmw, anche lui è entrato con l’auto. Infine è arrivato Visonà, e lì la polizia ha deciso di intervenire. Il capannone è stato perquisito, è stato scoperto che lì i tre avevano avviato un sistema all’avanguardia per la semina, produzione, raccolta, essicazione e vendita di cannabis. Avevano già seccato dieci chili di infiorescenze, il primo raccolto, e c’erano 500 bulbi già piantati per garantirne un secondo a breve.
Tutto è stato sequestrato. Per i tre, ora in carcere, l’accusa è di coltivazione e produzione di stupefacenti. E’ per ora ignota la destinazione a cui era diretta la droga, come pure la polizia indaga per capire se ci siano altre persone coinvolte: l’investimento fatto nel capannone è da decine di migliaia di euro. Nell’area interna è stato trovato anche un manuale di coltivazione di cannabis: era stato letto e studiato attentamente, molte parti sono sottolineate con l’evidenziatore.