Svezia, exit poll: lʼestrema destra cresce ma non sfonda, socialdemocratici raggiunti dal centrodestra
Al termine di una tornata elettorale che ha tenuto l’Europa con il fiato sospeso il futuro governo di Stoccolma rimane, al momento, un enigma. I socialdemocratici alla fine hanno retto. Il calo c’è, ma restano il primo partito, la destra radicale avanza e, pur non raggiungendo le aspettative trionfali della vigilia, può diventare l’ago della bilancia in un Parlamento senza una chiara maggioranza: è questo il quadro che emerge dalle elezioni in Svezia, che hanno registrato un successo delle formazioni minori.
Quando è stato scrutinato il 90 % dei voti, il primo partito resta quello dei Socialdemocratici con il 28,3%, temperando la debacle che gli assegnavano i primi exit poll. I Moderati si attestano al 19,7%, seconda forza, mentre quel che appare certa è l’affermazione dei piccoli partiti. In primis gli ex comunisti, Sinistra, che si sono aggiudicati l’8%. Bene anche il partito di centrodestra, Centro, e i cristiano democratici che hanno incrementato di un terzo le preferenze del 2014.
Nella tarda serata il leader degli Svedesi Democratici ha parlato ai suoi sostenitori: “Abbiamo aumentato i nostri seggi in Parlamento e faremo in modo di aver un enorme peso su ciò che accadrà in Svezia nelle prossime settimane, mesi ed anni”, ha affermato Akesson ha quindi sottolineato di essere disposto a parlare con tutti i partiti e, rivolgendosi al leader del centro destra Ulf Kristersson, lo ha “esortato” a scegliere se stare con gli Svedesi Democratici o con i socialdemocratici.
“La Svezia patria del multiculturalismo e modello della sinistra, dopo anni di immigrazione selvaggia ha deciso finalmente di cambiare. Ora anche lì dicono no a questa Europa di burocrati e speculatori, no ai clandestini, no all’estremismo islamico. La forte affermazione di Jimmie Akesson è l’ennesimo avviso di sfratto ai Socialisti: a maggio, alle elezioni Europee, completeremo l’opera del cambiamento fondato sui valori del lavoro, della sicurezza e della famiglia”. Così in un post su Fb il ministro dell’Interno Matteo Salvini.