Prima campanella, tra alunni in meno e tanti supplenti. Zaia: “A scuola ci si allena alla vita”
La corsa agli ultimi acquisti, i compiti delle vacanze da finire, l’emozione per chi passa da una scuola all’altra, il pensiero che corre già agli esami per chi inizia l’ultimo anno. Per chi torna (o si siede per la prima volta) sui banchi, la prima campanella di metà settembre porta sempre con sé trepidazione e preoccupazione. Sentimenti che non vengono meno per chi è in cattedra. Anzi, per i docenti il nuovo anno scolastico è denso di problemi, tra posti non coperti e la complessità di un mondo che ha la responsabilità di formare il futuro della società.
Domani in tutto il Veneto iniziano ufficialmente le lezioni per gli alunni delle scuole dell’infanzia, della primaria, della secondaria di primo e di secondo grado. Anche se alcuni istituti hanno cominciato già ieri, è tra qualche ora che bambini dai 3 anni in sù hanno il primo appuntamento con compagni e insegnanti. Nel Vicentino l’anagrafe fa segnare il segno meno rispetto l’anno scorso: gli alunni, in tutto, sono 114.141, circa 1500 in meno rispetto lo scorso settembre.
Meno banchi in tutti gli ordini scolastici, mentre dietro la cattedra torneranno gli insegnanti, molti dei quali supplenti. Sebbene, infatti, fossero a disposizione 1180 nuovi posti di ruolo (quindi assunzioni a tempo indeterminato), più o meno solo la metà sono stati coperti. Il resto dei posti andrà a insegnanti con contratto a tempo determinato. Ricomincerà, quindi, il valzer delle supplenze, soprattutto per i posti di insegnante di sostegno: circa 500 le nuove offerte, ma pochissimi docenti abilitati a poter assumere il ruolo. Caos anche per quanto riguarda i presidi: quasi tutti in provincia avranno due scuole da dirigere, perché ci sono stati vari pensionamenti e si sta attendendo la fine del concorso statale per avere nuovi dirigenti scolastici da far entrare nelle scuole. Così, su 116 istituzioni scolastiche, 56 avranno un preside a scavalco con un’altra scuola.
In attesa che la macchina cominci ad ingranare, nonostante tutte le difficoltà del caso (e gli scioperi in vista) la campanella sta per suonare. Per tutti, il saluto e l’auspicio di un buon anno scolastico da parte del presidente del Veneto Luca Zaia: “Rivolgo un augurio speciale a chi fa ingresso per la prima volta nel mondo della scuola, agli alunni di prima elementare e ai nuovi insegnanti. Domani saranno i più emozionati, i più frastornati, ma anche i più incuriositi e speranzosi. Accogliamoli con entusiasmo, fiducia e spirito di collaborazione, perché i primi passi sono spesso quelli decisivi. A tutti gli altri auguro buon lavoro: mettete a frutto i vostri talenti, coltivate interessi e curiosità e non abbiate mai a pensare che il tempo trascorso sui banchi di scuola sia inutile o noioso. E’ nel gruppo-classe, e nella comunità scolastica, che ci si allena alla vita, a diventare persone responsabili, capaci di un pensiero libero e autonomo e di rispettoso confronto. Che il nuovo anno sia un bell’allenamento al dialogo reciproco, tra ragazzi e docenti, tra scuola e famiglia, nel rispetto dei ruoli e guardando alla meta finale: crescere, tutti, nella conoscenza, nell’amore per le cose belle e nella capacità di saper scegliere”.