Crollo del ponte Morandi: via libera al decreto urgenze, manca il commissario
Dalle divergenze Lega-M5S al rischio rinvio, fino al via libera del Consiglio dei ministri per il decreto “urgenze” su: Genova, Ischia e Centro Italia. Via libera anche al decreto “concretezza”. L’annuncio è arrivato direttamente dal ministro per il Sud, Barbara Lezzi, al termine della riunione che si è svolta a Palazzo Chigi e che è durata oltre due ore. Però, non c’è ancora il nome del commissario per la ricostruzione del ponte Morandi crollato il 14 agosto scorso.
Su questo punto infatti restano le divergenze tra leghisti e grillini. Il testo prevede aiuti e sconti fiscali per individui ed imprese colpiti dal crollo. Tra gli aiuti specificati nel provvedimento, figura anche un contribuito di sostegno per i privati le cui abitazioni sono state dichiarate inagibili e un contributo forfettario per i beni immobili o danneggiati.
La questione commissario per il ponte Morandi. Il premier Giuseppe Conte ha spiegato: “Il nome sarà deciso successivamente con un decreto del presidente del Consiglio. Il commissario straordinario avrà ampi poteri di procedere e di disporre, per consentire a Genova di avere un ponte più bello, più nuovo e un rilancio della sua immagine”.
Conte poi ha precisato che presenterà il piano del governo al sindaco di Genova, Marco Bucci, e al presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti: “Ascolterò i loro contributi, con entrambi c’è un dialogo continuo”.
Infine, in riferimento alla sua visita di venerdì nel capoluogo ligure a un mese dalla tragedia, il premier ha detto: “Torno a Genova per ricordare una triste ricorrenza, ma non torno a mani vuote. Il decreto approvato introduce disposizioni urgenti per consentire l’intrapresa delle varie iniziative per il ripristino delle normali condizioni di vita, della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di rete”.