Temptation Island: la maestra “tentatrice” fa arrabbiare la Donazzan
Ci sono due vicentine sull’isola della tentazione. Una è una maestra della scuola primaria, cosa che ha scatenato le ire dell’assessore regionale all’istruzione, Elena Donazzan.
Temptation Island Vip 2018, il reality show di Canale 5 partito ieri sera (una sorta di Grande Fratello delle coppie. che scoppiano, condotto da Simona Ventura), ospita infatti sia Emma Dalla Benetta, 29enne insegnante di inglese alla scuola primaria Fogazzaro di Arzignano, che Elena Berlato, ragazza immagine 23enne di Piovene Rocchette, finalista nazionale Miss Blumare 2015. Il reality si basa sulle vicende delle sei coppie “vip” partecipanti, chiamate a passare sotto gli occhi delle telecamere ventuno giorni in uno splendido resort in Sardegna, ma separate: i fidanzati in compagnia di 13 avvenenti donne single, le fidanzate 13 maschi single. Alle due vicentine, quindi, spetta il compito di mettere in discussione la fedeltà dei sei fidanzati presenti nel resort.
A scatenare un putiferio è soprattutto la partecipazione dell’insegnante vicentina, contro la quale si è scagliata ieri l’assessore regionale all’istruzione, Elena Donazzan: “Ci affanniamo a ribadire in ogni occasione che quello dell’insegnante è un ruolo che va socialmente rispettato e valorizzato: ci indigniamo poi ogni qualvolta un docente viene offeso, aggredito o deriso dagli studenti o dai loro genitori, come spesso purtroppo è accaduto. Ma se una insegnante il discredito se lo getta autonomamente (come in questo caso, partecipando ad un reality così discutibile), non sta forse arrecando danno a tutta la categoria e al lavoro delle Istituzioni? Mi appello al buonsenso dei genitori affinché risparmino ai loro figli il teatrino di cattivo gusto della propria insegnante in onda da stasera su Canale 5!”.
“Lavoro nella moda per passione – ha commentato Emma Dalla Benetta al Corriere del Veneto – e sono una professionista. Ai bambini insegno il bello della diversità e della libertà e che senza inglese non si va da nessuna parte. L’assessore Donazzan ha completamente ragione quando dice che il nostro mestiere di insegnanti è sottovalutato a partire dal livello economico. Questo mio secondo lavoro, la moda, mi ha dato da mangiare per dieci anni e senza svalutare l’impegno nella scuola”.
“Il sistema scolastico italiano – continua l’insegnante-tentatrice sul Corriere Veneto – è ‘centrifugo’, porta i suoi professionisti ad andarsene. Allo stesso tempo, io trovo soltanto positivo che un docente coltivi altre passioni, come può essere la musica o nel mio caso la moda. La scuola deve aprirsi al mondo reale. Tanto più che la realtà televisiva esercita un fortissimo interesse sui ragazzi: a loro insegno che è bello che ci siano libertà e diversità e che questo può manifestarsi in molti modi. In certe aule ho il 70% di studenti di origine straniera, questo concetto ha molto valore. E le mamme mi difendono. Del resto non vado certo a scuola vestita da modella, ma con scarpe da ginnastica, pantaloni lunghi e niente trucco”.