Due “miss” come mister. Con Giada e Nicole i baby del Molina imparano l’arte del pallone
Chiamatele pure miss, ma, su un campo di calcio, va bene anche mister. Con Giada e Nicole in panchina un gol vale doppio, anzi triplo. Perchè oltre alla dedica con un bacio o cuoricino mimati e diretti alla mamma in tribuna, si aggiunge quella alla coppia di allenatrici che da circa un mese segue passo passo i bimbi – Pulcini Misti – del Molina. Club dell’omonima frazione di Malo che da metà settembre han raddoppiato le “quota rosa”, con due giovani istruttrici designate per guidarli nel loro cammino di crescita nello sport. Nel calcio e per una tratto di vita. Si tratta di Giada Bernardelle e Nicole Fongaro, che dopo essersi conosciute da compagne di squadra a Schio si ritrovano fianco a fianco da collaboratrici. extradomestiche a gestire una banda di ragazzini. E pure bravi.
Le mamme e i papà. E pure contenti, vedendoli scorrazzare sul campetto di Molina. Non sappiamo se altrettanto felici saranno le mamme, magari un pizzico gelose dei loro pargoli, ma di sicuro lo sono i papà che a quanto pare accompagnano più volentieri che mai i proprio baby calciatori agli allenamenti. “In effetti – raccontano Giada & Nicole con un sorriso – alla prima riunione con i genitori erano presenti quasi solo i papà in sala. Scherzi a parte il rapporto con loro è tranquillo, parliamo di gente alla buona come noi che vuole divertirsi e soprattutto vedere che i loro figli si divertano in un ambiente sano e familiare”. I nuovi allievi hanno tutti tra i 9 e i 10 anni, classe 2008/2009. Pulcini Misti appunti per l’età. Costituiscono un folto gruppetto di 14-15 elementi, in progressivo aumento, scendono in campo giocando a 7 per squadra.
La mora e la bionda. Per Giada Bernardelle, 24 anni, la mora, si gioca sempre “in casa”. Vive proprio a Molina ed è una calciatrice di lungo corso, di ruolo portiere. Si parla di “vicina di casa” invece citando Nicole Fongaro, che di anni ne ha 27, vive al Santo di Thiene a una manciata di chilometri e che, proprio grazie a questi piccoli, si sta reinnamorando del pallone dopo aver lasciato il calcio da tempo, da difensore tutta grinta e dinamismo. Una decina di anni fa le due amiche condividevano il profumo dell’erba degli stadi, lo spogliatoio e “qualche” meritata raffica di brindisi post partita. La squadra era l’Exto Schio, ex roccaforte del calcio femminile dell’Altovicentino, che poi ha chiuso i battenti. Militavano insieme nella squadra Primavera, di partite ne hanno giocate tante. “E soprattutto perse tante – commentano con ironia e insieme nostalgia -, perchè a volte giocavamo in 8-9 contro 11. Ma nonostante questo ci divertivamo e non mollavamo mai”.
La nuova e la “vecchia”. Giada, alla faccia della giovane età, tutto sommato si può già definire un’esperta della panchina visto che da quattro stagioni si è messa a disposizione con Primi Calci e poi Pulcini. Convinta dall’amica, per Nicole invece è l’esordio. “Avevo lasciato da parte da parte il pallone anche se lei ogni estate ha provato a convincermi a darle una mano – spiega la bionda – e alla fine sono qui. Sto vivendo belle emozioni e sono contenta per la voglia di rimettermi in gioco, inoltre a sorpresa mi è tornata la voglia di tornare in campo, non si sa mai. Le scarpe da calcio? Mi sa che è ora di ricomprarle“. Giada se la ride sotto i baffi che – fortunatamente – non ha, al contrario di qualche collega mister, e quando le viene chiesto se è più facile o difficile allenare in tandem con un’altra femmina così risponde: “forse c’è più feeling tra donne. Ci si capisce prima. Gli uomini – dice in battuta – su certe cose ci arrivano sempre dopo. Poi al di là di questioni di genere avendo giocato insieme credo che noi due condividiamo la stessa mentalità e questo aiuta”.
Adulti e bambini. Con il mese di ottobre iniziano le prime gare ufficiali anche i bimbi del Molina. Serata di gara il mercoledì. Le difficoltà maggiori incontrate fin qui? Ci pensano un attimo le due istruttrici, perchè si tratta davvero di trovare il classico pelo nell’uovo in mezzo a tanti aspetti positivi. “Credo sapere farsi ascoltare, perchè sono piccoli e quindi vivaci e forse io sono ancora troppo buona – dice Nicole – mentre Giada, che ha più esperienza di me, è più categorica”. Per il portiere di ruolo invece “sicuramente è più impegnativo avere a che fare con gli adulti che con i ‘bocie’, per i piccoli prevale sempre lo spirito di gioco e badano a divertirsi, soprassedendo a tante cose in realtà futili su cui noi grandi a volte ci perdiamo”.
Voglia di pallone e voglia di tornare piccini si percepiscono chiaramente parlando con le due giovani miss mister. E chi lo sa, magari con tempo affiorerà anche la voglia di maternità a forza di “coccolarsi” tanti simpatici e mai fermi baby del pallone nel tempo libero. In tal caso poi toccherà a loro, da future mamme, passare dalla panchina alla tribuna a tifare la squadra dei figli calciatori e magari ammiccare a ruoli invertiti al mister di turno. Stavolta papà permettendo!