Il cane era malato. Lo “finisce” a bastonate e lo seppellisce. Denunciato un anziano
Fino ad alcuni decenni fa costituiva una raccapricciante prassi. Uccidere un animale, anche di legittima proprietà, oggi invece non è più consentito dall’ordinamento legislativo, al di là di considerazioni di carattere etico. Si tratta in ogni caso di animalicidio, secondo la nuova terminologia applicata ai reati legati ai maltrattamenti. Per questo un anziano residente a Zugliano è stato denunciato nei giorni scorsi, dopo l’uccisione di un cane avvenuta a suon di bastonate mortali. Per il pensionato, di 79 anni ed ex cacciatore, la consuetudine in voga in passato valeva più delle leggi vigenti: allo scopo di porre fine all’esistenza del suo fido meticcio a quattro zampe, ne è divenuto il carnefice. “Per pietà”, avrebbe dichiarato al cospetto dei carabinieri del comando di Thiene, in quanto il cane aveva contratto una malattia – si parla di cimurro, tutto da dimostrare – contagiosa per gli altra animali e che lo stava consumando.
Un gesto di pietoso amore per porre fine alle sofferenze del proprio cane domestico o un banale retaggio del passato? Oppure, peggio ancora, l’ipotesi del voler liberarsi di un animale malato senza esborsi in cure veterinarie e per la soppressione? Solo le indagini dei militari del Capitano Davide Rossetti consentiranno di far luce su un episodio di certo cruento, che una volta reso pubblico sta già suscitando sdegno diffuso in paese e che sicuramente darà vita a un dibattito. Ciò che è certo è che la segnalazione del fatto è giunta al comando thienese da parte di alcuni vicini di casa o da parte di concittadini di passaggio nella zona, i quali hanno assistito alla terribile scena violenta, avvenuta in pieno giorno e all’aria aperta.
Al pensionato sarà notificata una denuncia per maltrattamenti di animali, con l’aggravante della morte come conseguenza. Il reato punisce “chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche”. L’uomo rischierebbe una condanna alla reclusione da 4 a 24 mesi o una pesante multa, più l’eventuale aggravante ad incrementare la pena.
Il magistrato incaricato dell’indagine potrà disporre l’autopsia del cane di taglia media, sepolto in una buca poco lontano dalla residenza del pensionato, incredulo di fronte alla visita inaspettata delle forze dell’ordine. Il corpo dell’animale sarebbe già stato prelevato e messo a disposizione delle autorità competenti. L’incaricato dell’esame approfondito sul cadavere sarà un consulente veterinario del Tribunale di Vicenza.