Benzina, etichette e… geometria nei distributori. Ecco il “rifornimento europeo”
Un ripassino di geometria, dopo aver inserito una banconota o la tessera del bancomat, e soprattutto prima di estrarre la l’erogatore a pompa e inserirlo nel bocchettone, non farà male. E’ iniziata la nuova era dei rifornimenti, con le diverse tipologie di carburante marchiate da cerchi, quadrati e rombi a indirizzare gli automobilisti in tutta Europa, in maniera univoca, rispettivamente verso la benzina, il diesel o il gpl. Seppur a singhiozzo e macchia di leopardo anche nel Vicentino le nuove etichettature si possono già trovare nei distributori e stazioni di servizio della provincia. Anche se a interessare di più, probabilmente, rimangono i pannelli con in costi dei carburanti in costante lievitazione.
Cosa cambia per gli utenti “nostrani”? Nulla. Si tratta in soldoni del recepimento e attuazione di una direttiva emanata per uniformare colori e simboli nell’Unione Europea. Una miglior informazione pensata per abbattere la confusione che effettivamente regnava tra i diversi stati, a volte spiazzando automobilisti e autotrasportatori abituati in viaggio sulle strade oltreconfine. Lo strumento scelto è una sorta di bollino in bianco e nero, apposto sulle colonnine e sulle pistole per il rifornimento. Cifre in codice alfanumerico e forme stampate su appositi adesivi che andranno ad affiancare la simbologia divenuta ormai consuetudine per gli italiani. E che rimane. Così come i colori “classici” di riferimento: verde per la benzina, nero o giallo per il gasolio a seconda dei rifornitori.
In Italia un decreto legislativo dello scorso anno ha recepito la direttiva europea rivolta agli stati membri, riconoscendo la necessità di uniformità e fissando la data del 12 ottobre come “varo” del nuovo sistema informativo, con riflessi anche in tema di rispetto dell’ambiente. Gli esercenti avranno ancora qualche giorno per adeguarsi.
Se, nel dettaglio, per la benzina verde in Italia non cambia davvero nulla visto che entro i confini l’unica sigla permessa è la “E” (senza etanolo), su pistole e bocchettoni del diesel si leggeranno anche i codici B7 o B10, riferiti al biodiesel (con valori del 7 e del 10%), mentre XTL è invece la sigla del gasolio sintetico. Infine, per quanto concerne i carburanti gassosi, verranno indicati con H2 per l’idrogeno (inesistente in Italia, si narra di un solo distributore in via sperimentale) e in CNG per il gas naturale compresso mentre LPG è il Gpl e LNG il gas naturale liquefatto.
A “pistole chiuse”, per i vicentini in patria tutto uguale con la sola curiosità di interpretare codici e simboli, mentre quando si andrà all’estero in vacanza o per lavoro sarà tutto più semplice. O, almeno, queste erano le intenzioni.