Il governo approva la manovra: pace fiscale e “quota 100” da febbraio
Il Consiglio dei ministri approva la manovra economica da 37 miliardi e il decreto fiscale, dopo una lunga giornata di litigi e posizioni contrapposte. Il presidente del Consiglio Conte e i due vicepremier Di Maio e Salvini chiariscono: non facciamo “miracoli” ma “manteniamo le promesse”. Gli alleati gialloverdi hanno trattato per tutto il giorno per poi cedere, ciascuno, un po’ di terreno. Il taglio delle pensioni d’oro garantirà un miliardo in tre anni. La riforma della legge Fornero partirà già da febbraio e non più da aprile.
E’ toccato al vicepremier Luigi Di Maio l’annuncio della partenza di quota 100 e di reddito e pensione di cittadinanza “nei primi tre mesi del 2019”. Di Maio ha spiegato che la Manovra prevede un aumento della tassazione sul gioco d’azzardo “che è una piaga sociale da combattere”; e l’anno prossimo sarà confermata “opzione donna” per il pensionamento anticipato. L’altro vicepremier, Matteo Salvini, si è detto “stanco ma estremamente soddisfatto”.
Intanto il ministro dell’Economia Tria ha smentito ancora una volta le voci su sue dimissioni. Al termine del Cdm ha poi voluto sottolineare come “l’idea che con questa Manovra si voglia far saltare in aria l’Europa” sia “del tutto infondata”. “Confermo – ha quindi aggiunto – il dialogo continuo con la commissione Ue. Ci sono delle procedure: fra le regole Ue, c’è anche il modo in cui si affronta” i momenti in cui “un Paese che non segue le raccomandazioni. Si apre un dialogo, c’è una tempistica, ci sono delle lettere che vanno in una direzione, ci saranno delle osservazioni e immagino ci sarà una lettera di risposta e dei tempi in cui penseranno cosa fare”.