Moscovici consegnerà oggi a Tria la richiesta di chiarimenti dell’Ue
Il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici consegnerà oggi pomeriggio al ministro Giovanni Tria, la lettera di richiamo della Commissione Ue sui conti pubblici italiani. E’ quanto si apprende da fonti Ue. Oggi e domani il commissario europeo agli Affari economici è impegnato a Roma in una serie di incontri. Al termine del faccia a faccia al ministero di Via XX Settembre, è prevista nel tardo pomeriggio una conferenza congiunta Tria-Moscovici.
In questa due giorni Moscovici vedrà anche il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, e si recherà in visita di cortesia al Quirinale, dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L’esponente della commissione parteciperà infine a un convegno a porte chiuse organizzato da Aspen Institute Italia e Institut Aspen France. Al termine delle visite romane, incontrerà nuovamente i giornalisti presso la rappresentanza in Italia della Commissione, domani pomeriggio.
Il ministro dell’Economia Tria si dice comunque sicuro della Manovra. “La strategia espansiva – ha detto il ministro all’assemblea di Assolombarda – non é temeraria ma responsabile. Le nostre scelte non mettono a rischio i conti pubblici. Sulla manovra sono convinto – ha aggiunto – della stabilità del nostro impianto. La riduzione programmata del rapporto debito-Pil – ha proseguito – non ci soddisfa, ma è la prima volta che si realizza. Una crescita troppo bassa non potrebbe farci uscire dal solco della crisi degli ultimi dieci anni. Una economia che non avanza abbastanza – ha aggiunto – rischia di avvitarsi”.
Positivo sulla manovra anche il premier Antonio Conte. “Personalmente, più passa il tempo più mi convinco che la manovra è molto bella”. Lo afferma il presidente del Consiglio a margine dei lavori del Consiglio europeo, a Bruxelles. “Con Juncker mi vedrò presto. Mi rendo perfettamente conto che non è questa la manovra che si aspettavano alla Commissione, è comprensibile che ci siano delle reazioni, ci aspettavamo delle osservazioni critiche”, prosegue il premier.