Bracconiere trovato con 400 uccelli di specie protette in frigo
Teneva in congelatore più di 400 uccelli di piccola taglia appartenenti a specie protette come fringuelli, passere scopaiole e pettirossi. Un bracconiere di Arzignano è stato per questo denunciato dalla Polizia Provinciale di Vicenza.
Tutto è cominciato a fine ottobre quando, durante un pattugliamento sulle colline di Arzignano, gli agenti provinciali del distaccamento di Montecchio Maggiore hanno sentito il richiamo tipico emesso dagli apparecchi elettroacustici utilizzati per attirare gli uccelli migratori. Seguendo il suono la pattuglia ha individuato un’area recintata dove era presente un vero e proprio impianto di uccellagione in attività: c’erano infatti una rete verticale di 18 metri per 4,5 e, nelle vicinanze, erano state posizionate le gabbie di vari richiami vivi di specie protette. Nella rete erano già rimasti impigliati alcuni uccelli. Grazie ad alcuni accertamenti è stato immediatamente identificato il responsabile: C.G. di 65 anni, che in questa attività si faceva aiutare dalla moglie.
Gli agenti hanno quindi eseguito una perquisizione, operata in flagranza del reato, che ha consentito di raccogliere elementi di prova che confermerebbero come l’attività durasse da almeno un mese, con numerose catture. Ben nascosta in un fienile è stata trovata poi la cella frigorifera contenente gli oltre 400 volatili morti. Tutto il materiale raccolto e gli uccelli (sia quelli vivi che quelli morti) sono stati sequestrati e l’uomo è stato denunciato all’autorità giudiziaria: i reati che gli vengono contestati sono parecchi, dall’uccellagione all’uso di mezzi vietati per la cattura di fauna selvatica, dalla cattura e detenzione di specie protette a quella di specie particolarmente protette. Il 65enne era fra l’altro già noto alla Polizia Provinciale per reati simili.
Gli agenti sono convinti che gli esemplari catturati fossero destinati al commercio abusivo.