Crocchette al veleno vicino al torrente e sul marciapiede. Gatti e cani a rischio
Un impasto di colore celeste vivo, in alcuni casi simile a delle crocchette schiacciate a pochi metri dal marciapiede. Pericoloso, tossico e se ingerito in quantità massiccia potenzialmente letale per gli animali. A farne le spese alcuni gatti della zona verde intorno alle sponde del torrente Valderio nel territorio di Molvena, con accertata in questi giorni la morte di Bianchina, una trovatella abbandonata e adottata la scorsa estate da una donna del posto, oggi tanto addolorata quanto arrabbiata per la brutta fine della piccola e affettuosa creatura. A lanciare l’allerta, informando la sezione locale dell’Enpa dell’accaduto – ma alcuni residenti promettono di presentare denuncia formale -, è stata proprio la nuova “mamma” della gattina. Dalle immagini s’intravede addirittura una sorta di ciotola contenente i bocconi tossici, chiaro segnale della mano umana.
I casi accertati di avvelenamento sarebbero almeno due. Sulla felina, morta domenica scorsa tra atroci sofferenze, pochi i dubbi: tracce evidenti di liquido azzurro sono state ritrovate nel vomito della vittima e, se richieste, saranno messe a disposizioni delle autorità per eventuali esami di laboratorio. Di solito, in caso analoghi riscontrati nei più disparati luoghi della provincia, si tratta di veleni di tipo lumachicida o topicida, che aggrediscono e possono uccidere indistintamente animali di media e piccola taglia se non trattati in tempi rapidi da un medico veterinario. Il cane di un residente della zona, per ora anonimo, sarebbe stato stato fortunatamente salvato grazie alle cure prestate in tempo. Da ricordare che, solo pochi mesi fa, casi analoghi si verificarono nella vicina Pianezze.
Tracce della sostanza tossica impastata sono state rinvenute sulla sponda in mezzo all’erba, oltre ad un recipiente appoggiato “ad arte”, proprio dove alcuni animaletti si avvicinano alla riva per abbeverarsi. Una poltiglia simile si trova anche sul marciapiede che costeggia il torrente: potrebbe trattarsi del veleno espulso dalla bocca dalle stesse vittime. Oltre alle associazioni animaliste, sarà chiamato a intervenire e vigilare anche il comune.
Inspiegabile solo apparentemente la ragione di un atto tanto esecrabile, che espone animali allo stato brado e di compagnia a rischi elevati. La possibile presenza di esemplari di nutrie potrebbe aver spinto qualche residente a “farsi giustizia da sè”, ignorando di mettere in pericolo qualsiasi animale, gatti in primis vista la loro attitudine a gironzolare liberi ed esplorare. Ma si tratta al momento solo di un’ipotesi, per quanto verosimile, che viaggia di bocca in bocca tra gli abitanti.
Servirà una denuncia per perseguire l’autore o gli autori del gesto e dopo l’allarme lanciato via social potrebbero emergere altri casi sospetti. Anche perchè non sono pochi i cittadini di Molvena che passeggiano lungo il torrente, in particolare all’imbocco di via Mazzarina, laterale di via Roma, magari con l’amico a quattro zampe al guinzaglio. Il consiglio, in questi casi e in attesa di una bonifica dell’area, è di far portare la museruola ai cani per evitare l’ingerimento di bocconi sospetti.