Migranti, il monitoraggio marittimo che batte bandiera italiana sbarca a Vicenza
Quale è oggi la situazione nel Mar Mediterraneo per quel che riguarda gli sbarchi di migranti? Che cosa sta facendo, di fatto, la nave Mediterranea Saving Humans (battente bandiera italiana),messa in mare da poche settimane da una rete di realtà della società civile italiana dopo che tutte le Ong sono state messe nelle condizioni di non operare nel salvataggio di uomini, donne e bambini che attraversano il Mar Mediterraneo per approdare in Europa?
Un’occasione per conoscere questa operazione di monitoraggio, testimonianza e denuncia di ciò che accade nelle acqua fra Libia e Italia c’è venerdì 26 ottobre alle 18.30 a Vicenza a Porto Burci (in contrà dei Burci 27), quando verrà presentato il progetto. La serata è organizzata dalle associazioni vicentine Non Dalla Guerra e Presenza Donna, dall’Arci Servizio Civile Vicenza, da Arci Vicenza, dal Circolo Cosmos, da Tangram Cooperativa Sociale e da Refugees Welcome Veneto, che hanno voluto un momento di informazione e sensibilizzazione aperto al pubblico per far conoscere i contenuti dell’azione che Mediterranea sta portando avanti, anche in queste ore, nel Mediterraneo centrale. Un’operazione attivata grazie ad un progetto di raccolta fondi collettiva.
A condurre l’incontro sarà Nello Schiavo, giornalista di Avvenire inviato a bordo della Missione Mediterranea a inizio ottobre. Interverranno alcuni attivisti di YaBasta Bologna, associazione tra le promotrici del progetto, e Nicola Stocchiero di Banca Etica, istituto di credito che ha concesso il prestito per poter avviare la missione e che coordina le attività di crowdfunding necessarie per sostenere l’operazione. Durante la serata, inoltre, vi sarà un collegamento con Maso Notarianni di Arci che al momento si trova a bordo della nave Mare Jonio, impegnata con Mediterranea, e salpata il 4 ottobre scorso.
«Dall’inizio dell’anno sono più di 1700 i migranti che hanno perso la vita in mare e in media muoiono otto migranti al giorno nelle acque del Mediterraneo centrale, mentre i porti delle nostre città sono diventati freddi muri respingenti. In questa situazione essere dalla parte della vita e della libertà vuol dire avere il coraggio di prendere posizione e di agire di conseguenza – spiegano gli organizzatori dell’evento a Vicenza -. Abbiamo deciso, quindi, di accogliere l’appello di Mediterannea Saving Humans sostenendone l’operato e condividendone gli obiettivi. Mediterranea naviga in mare, ma ha bisogno di attivarsi anche a terra per costruire spazi di solidarietà e per far fronte a un presente e a un futuro di odio e intolleranza. Per fare tutto ciò dobbiamo incontrarci, guardarci negli occhi, organizzarci e lottare per supportare la missione di Mediterranea».
Al termine dell’incontro l’associazione Non Dalla Guerra proporrà una performance in modalità Silent Play: uno spettacolo interattivo in cui il pubblico è protagonista e a diventare parte attiva di una drammaturgia di azioni. Grazie a una voce narrante, trasmessa con delle audio-guide, i partecipanti si metteranno nei panni di chi lascia la propria terra d’origine per cercare un futuro altrove e affrontando un viaggio drammatico. Una storia, quella che il pubblico ascolterà e nella quale si immedesimerà, raccontata da un giovane che oggi vive a Vicenza e che ha vissuto in prima persona le difficoltà della migrazione.