Caso di meningite: profilassi ok per 117 persone. Stazionario il militare Usa
Hanno risposto in più di cento all’appello lanciato dall’Ulss 8 dopo il caso di meningite che ha colpito un giovane militare americano. Sono 117 per la precisione le persone che nelle ultime ore si sono sottoposte alla profilassi, tra le quali 91 dell’hinterland del capoluogo berico recatesi presso i presidi di Vicenza e Arzignano. Oltre un centinaio le telefonate ricevute con richieste di informazioni mentre non ci sarebbero sostanziali novità sulle condizioni di salute nell’unico episodio accertato di contagio: il paziente è stazionario e rimane ricoverato sotto osservazione all’ospedale S. Bortolo.
Il soldato della base americana, curato in terapia intensiva, è affetto dalla variante meningococca, la più potenzialmente pericolosa per l’organismo umano. La prognosi rimane riservata. Il fatto che, almeno fino a questo momento, non siano stati segnalati altri casi riduce al minimo i rischi per la popolazione mentre il protocollo antibiotico di prevenzione garantisce uno schermo efficace a chi è venuto a contatto, direttamente o indirettamente, con il militare. L’appello da parte dei dirigenti sanitari era stato lanciato in particolare dei frequentatori del Custom Club di Vicenza, presenti nel locale nel corso della serata di venerdì, oltre che all’interno della caserma dell’esercito Usa ex Setaf.
Nessuno fra coloro che si sono presentati per gli accertamenti e le cure preventive, finora, ha mostrato sintomi di malattia. In caso di dubbi rimane in ogni caso l’invito a presentarsi al Distretto Est dell’Ulss Berica a Vicenza, in via IV Novembre 46 (telefono 0444 752245); per i residenti del Distretto Ovest, invece, la sede di riferimento è quella di Arzignano, in via Kennedy 2 (telefono 0444 475680).