Scuola e politica cittadina s’incontrano sui temi lavoro ed Europa. In giunta l’Itet Pasini
L’Itet Pasini di Schio incontra la giunta comunale guidata dal sindaco Valter Orsi. Mattinata speciale di confronto tra studentesse e amministratori locali quella vissuta da una delegazione dell’istituto superiore scledense, a parlare di internazionalizzazione, cittadinanza europea, conoscenza dei popoli e delle diverse culture e infine di mobilità dei giovani in Europa e il loro inserimento nel mondo del lavoro.
Accompagnate da alcuni insegnanti, le giovani alunne dell’Istituto Tecnico Economico e Tecnologico (ex Itc) hanno illustrato il loro percorso di studi e i progetti promossi dalla scuola. Lavoro e internazionalizzazione il fulcro della discussione, ribadendo la necessità di conoscere ed esprimersi fluidamente in più lingue straniere. Quattro quelle studiate: spagnolo, tedesco oltre inglese e francese. Nel dettaglio sono offerti anche moduli di smarter english (corso intensivo con docenti madrelingua), e-twinning (gemellaggio “elettronico” tra studenti di diverse nazionalità), oltre alle certificazioni linguistiche e conferenze, in preparazione al percorso Erasmo Plus.
Tra l’altro, l’Itet Pasini, presentato dai “prof” Rossato, Ramazzotto, Mantese e Angelini insieme alla squadra di loro allieve, si è proposto come istituto capofila del Consorzio Alto Vicentino, costituitosi nel 2002 per favorire progetti di mobilità con finanziamento europeo. Del consorzio fanno parte Chilesotti di Thiene, De Pretto di Schio, Marzotto-Luzzatti di Valdagno. Un’unione di mezzi e intenti che ha permesso di formare all’estero finora circa 900 studenti altovicentini, di cui ben 425 proprio provenienti dal “Pasini”. Grazie a un sostegno da 270 mila euro, nel corso dell’anno scolastico altri 95 ragazzi e ragazze trascorreranno cinque settimane di tirocinio in aziende di Francia, Germania, Spagna, Regno Unito, Repubblica Ceca, Polonia, Svezia ed Estonia.
Il sindaco Orsi si è complimentato anzitutto per la scioltezza, la sicurezza e le doti comunicative dimostrate dalle ragazze che hanno presentato i progetti e ha sottolineato l’importanza degli investimenti in questo ambito, “la linea giusta per formare i ragazzi e costruire un’Europa più unita”.