Rifiuti in Campania: scontro Lega-M5s. Fico: “Mai altri inceneritori in Campania”
All’indomani del botta e risposta fra i due vicepremier, prosegue lo scontro fra Lega e M5s sui rifiuti in Campania. Dopo le dichiarazioni di ieri di Luigi Di Maio e del ministro dell’Ambiente Sergio Costa, che aveva definito le affermazioni di Salvini politicamente provocatorie, ora anche il presidente della Camera Roberto Fico bacchetta il vicepremier leghista, che ieri aveva chiesto un termovalorizzatore in ogni provincia campana e garantisce: “Ve lo assicuro, in Campania non si farà neanche un inceneritore in più”.
Il leader del Carroccio però insiste: “In Lombardia ci sono 13 termovalorizzatori che non inquinano, ma producono energia: chi dice solo dei ‘No’ provoca roghi tossici e malattie”.
“Con la Lega dialoghiamo, ma siamo contrari” interviene il ministro delle infrastrutture Danilo Toninelli, che parlando degli inceneritori, sottolinea che il tema non è nel contratto di Governo al quale il M5s è vincolato.
Immediata la replica di Salvini: “Il piano sui termovalorizzatori non è nel contratto? Vallo a spiegare ai bambini che respirano m****. Un’emergenza? Non lo dico io, ma quando il capo dei vigili mi dice che c’è il rischio di tornare alla situazione dieci anni fa, devo fare qualcosa”.
Ma sulla questione i 5 Stelle assicurano che non arretreranno e fanno sapere che lunedì prossimo è in programma a Caserta la firma di un protocollo sulla terra dei fuochi. Un atto simbolicamente molto forte su un tema storicamente caro al Movimento e che ai vertici pentastellati suona come una sorta di sfida aperta alle dichiarazione di Salvini.
“Quando si viene in Campania e si parla di terra dei fuochi si dovrebbero tener presenti la storia e le difficoltà di questo popolo. La terra dei fuochi è un disastro legato ai rifiuti industriali (provenienti da tutta Italia) non a quelli domestici. Quindi gli inceneritori non c’entrano una beneamata ceppa e tra l’altro non sono nel contratto di governo”, ha ribadito Di Maio.
Irremovibile sembra però anche lo stesso ministro dell’Interno che ha anche risposto al collega pentastellato, affermando: “i rifiuti non li puoi mandare su Marte. I termovalorizzatori li faremo e senza ceppa”.