CineMachine | The Final Girls
REGIA: Todd Strauss-Schulson ● CAST: Taissa Farmiga, Malin Åkerman, Nina Dobrev, Alexander Ludwig, Alia Shawkat, Thomas Middleditch, Adam Devine, Angela Trimbur, Chloe Bridges, Tory N. Thompson, Lauren Gros, Reginald Robinson, Dan B. Norris, Eric Michael Carney, Cory Hart, Jackie Tuttle ● GENERE: commedia, horror ● DURATA: 91 minuti ● DATA DI USCITA: 11 Novembre 2015 (Italia)
The Final Girls del 2015 per la regia di Todd Strauss-Schulson.
Storia: Max Cartwright (Taissa Farmiga) è una giovane adolescente a cui è morta la madre in un incidente stradale. La ragazza viene invitata alla proiezione di un slasher movie dove la madre aveva esordito come attrice: “Camp Bloodbath”. Durante la proiezione il locale prende fuoco, facendo fuggire tutti i presenti. Max ed alcuni suoi amici cercano una via di fuga sul palco e con un lungo machete, trovato casualmente tra i sedili della sala, strappano lo schermo e lo oltrepassano. Incredibilmente i ragazzi si trovano trasportati nel film e dovranno vivere tutte le scioccanti morti dei giovani e stereotipati protagonisti ed affrontare da soli il terribile psicopatico mascherato ed armato (ovviamente) di machete. Inoltre Max dovrà combattere con la terribile possibilità di perdere di nuovo sua madre, presente anch’essa nel film.
Prima di cominciare, sarebbe bene definire chi è la final girl, quella figura femminile che riesce a spuntarla nei film horror, tipicamente collegati al genere slasher, e che è in grado, nella maggior parte dei casi, di uccidere il killer che la sta inseguendo. Menzioni onorevoli sono Jamie Lee Curtis nella parte di Laurie Strode nel film Halloween – La notte delle streghe (1978) di John Carpenter o Neve Campbell nella parte di Sidney Prescott nel film Scream (1996) di Wes Craven. C’è poi da aggiungere che la maggior parte di questi titoli hanno dato origine a saghe cinematografiche di un certo valore, diventate un vero fenomeno di culto per molti amanti del genere.
Film da cui poi è nata una saga molto prolifica, che non ho citato tra quelli precedenti e da cui l’autore di The Final Girls attinge a piene mani per costruire la sua storia, è Venerdì 13 (1980) di Sean S. Cunningham. Di fatto The Final Girls è un film che gioca molto sugli stereotipi dello slasher movie e della saga nata con il personaggio di Jason Voorhees: i ragazzi ormonalmente esaltati, spesso e volentieri imbarazzantemente stupidi, che cercano un’occasione buona per poter copulare con uno o più partner; il serial killer che silenziosamente si muove e miete le sue vittime una dopo l’altra, soprattutto dopo che queste hanno finito di copulare; il serial killer invincibile (anche dopo che sei sicuro di averlo ucciso troverà sempre il modo di ritornare e fare il culo a tutti); la final girl, come descritta in precedenza, che riesce a sopravvivere al massacro, ma rimane comunque segnata dagli eventi accaduti.
The Final Girls di Todd Strauss-Schulson non è un film totalmente ignorante. Ha dalla sua parte la voglia di provarci e soprattutto di divertire. Alcune situazioni e battute rischiano di andare un po’ troppo sopra le righe e ci sono stati anche momenti da “lacrimuccia facile” che però a questo genere di film si possono benissimo perdonare, in quanto non disturbano il proseguimento della storia, anzi spezzano per un momento il ritmo narrativo concedendo una breve pausa allo spettatore e formano anche una piacevole miscela tra la violenza e il drama.
Sulle note di “Bette Davis Eyes” di Kim Carnes, il regista ci propone una pellicola soft horror, adatta ad un pubblico di giovani, che utilizza il metacinema per approfondire gli stilemi del genere e del culto nato attorno a questo tipo di cinema. Alla fine il sangue non scorre e non c’è nessun momento di nudo o semi-nudo e quindi, di tutto quello che lo slasher rappresenta, ci vengono proposte solamente le situazioni senza alcuna esagerazione.
Un film senza infamia e senza lode, che diverte ed intrattiene con anche qualche bella trovata a livello tecnico.