Denuncia per peculato per un albergatore: non ha versato l’imposta di soggiorno
E’ stato denunciato per peculato il gestore di una struttura ricettiva dell’Altopiano che, secondo quanto appurato durante una ispezione della guardia di finanza, non avrebbe versato l’imposta di soggiorno.
Le fiamme gialle della tenenza di Asiago nelle scorse settimane hanno infatti concluso l’indagine che, anche attraverso appostamenti e il monitoraggio di numerose recensioni presenti nei siti internet specializzati e nei social network, ha consentito di ricostruire il giro d’affari generato da un 37enne, P.P., nell’arco di pochi mesi nel corso dei quali avrebbe ospitato più di 200 clienti e incassato complessivamente circa 12 mila euro, come successivamente emerso anche dal controllo delle numerose ricevute di pagamento.
All’esito del controllo fiscale, il gestore della struttura è stato segnalato, oltre che ai competenti uffici finanziari per la tassazione delle somme incassate nell’annualità in corso, anche alla Procura della Repubblica di Vicenza per il reato di peculato. Come ricostruito dalla documentazione extra-contabile acquisita, infatti, l’uomo avrebbe incassato dai suoi ospiti, oltre al corrispettivo per l’alloggio, anche quello relativo alla tassa di soggiorno, recentemente istituita ad Asiago e per la quale le norme prevedono che i gestori delle strutture ricettive, incassata la somma, la depositino nelle casse del Comune di competenza. Cosa che il 37enne non avrebbe ottemperato, intascando direttamente l’imposta destinata invece all’Ente pubblico, pari a 1,50 euro per ospite al giorno.
Il gettito dell’imposta di soggiorno è destinato a finanziare interventi in materia di turismo, sostegno delle strutture ricettive nonché interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali, ambientali e quelli relativi ai servizi pubblici locali ed ogni opera pubblica destinata all’implementazione dell’offerta turistica.
L’intervento della Guardia di Finanza testimonia come l’approccio trasversale economico-finanziario degli investigatori al contrasto dell’illegalità ha consentito di segnalare una violazione in corso con il conseguente recupero di somme a favore della collettività.