Corinaldo, identificato il minore che ha spruzzato spray urticante in discoteca
Indagini a tutto campo per individuare i responsabili della tragedia alla discoteca di Corinaldo, in località Madonna del Piano, in provincia di Ancona,in cui hanno perso la vita 5 minorenni e una giovane mamma.
Le vittime sono: Asia Nasoni, 14enne di Senigallia; Daniele Pongetti, 16enne di Senigallia; Benedetta Vitali, 15enne di Fano; Matttia Orlandi, 15enne di Frontone; Emma Fabini, 14enne di Senigallia; Eleonora Girolimini, 39enne di Senigallia, mamma di quattro figli, tra cui l’11enne che aveva accompagnato all’evento e che si è salvata.
Tra i feriti 7 sono stati ricoverati in codice rosso e messi in coma farmacologico. Intanto è stato individuato ed identificato il minorenne che avrebbe spruzzato uno spray urticante all’interno della “Lanterna Azzurra” provocando il panico che ha creato il fuggi fuggi generale che ha poi portato alla morte sei persone.
Il ragazzino che avrebbe spruzzato lo spray urticante risiede nella provincia ed è stato identificato sulla base delle testimonianze e non sarebbe stato ancora sentito dalla Procura dei Minorenni. Per il quotidiano, La Stampa, il minorenne sarebbe indagato per omicidio preterintenzionale. Una bomboletta è stata anche già recuperata nel locale. Oggi vengono ascoltati alcuni giovani testimoni. Si fa strada anche l’ipotesi di omicidio colposo plurimo per i gestori che avrebbero violato le norme di sicurezza a partire dai 1.400 Biglietti venduti a fronte di 469 posti disponibili.
Secondo la testimonianza di un 16enne potrebbe esserci stata una lite alla base dell’incidente. Dal suo racconto emerge che a spruzzare lo spray urticante potrebbe essere stato un ragazzo e che ci sarebbe anche un video a dimostrarlo. “Si vede un ragazzo salire sul cubo, girarsi e spruzzare lo spray. Probabilmente lo ha fatto perché avevano minacciato di morte un altro ragazzo che doveva essere in sala. Penso che lo spray servisse per annebbiargli la vista per poi picchiarlo – racconta -. Ma lui non c’era e non so perché hanno iniziato a spruzzarlo ovunque”. Alessandro ha confermato che il locale era sovraffollato e che non tutte le uscite di sicurezza erano agibili.
A causa della chiusura di un’uscita di emergenza, la calca si sarebbe sfogata verso un’altra uscita di sicurezza, quella che dà su un ponticello che, dopo aver attraversato un piccolo fossato, collega il locale al piazzale del parcheggio. Secondo la ricostruzione degli investigatori, la tragedia è avvenuta in quel punto: quando i ragazzi sono usciti di corsa dal locale, decine di loro si sono accalcati per passare sul ponticello fino a quando una balaustra ha ceduto. I primi ragazzi sono così caduti nel fossato, un metro sotto il ponticello, e sono stati schiacciati dal peso di quelli che li seguivano.
L’indagine si sta muovendo quindi su due fronti, con diverse ipotesi di reato, secondo quanto si apprende da ambienti giudiziari. Da un lato, si sta indagando su chi ha spruzzato lo spray al peperoncino, dall’altro sul sovraffollamento e sulle misure di sicurezza del locale. I reati al vaglio sono, nel caso della persona che ha usato lo spray, quello di morte come conseguenza di altro reato o omicidio preterintenzionale, nel secondo filone, che riguarda i gestori della discoteca, quello di omicidio colposo.
Il procuratore capo della Repubblica di Ancona Moncia Garulli, dopo un sopralluogo alla discoteca, ha detto che “i biglietti venduti sono circa 1.400 a fronte di una capienza di 870 persone. Con lei c’erano il questore, il comandante provinciale dei carabinieri Cristian Carrozza e il procuratore minorile Giovanna Lebboroni. Secondo Matteo Salvini “in sala c’erano 469 posti e sono stati venduti 1.300 biglietti”. E anche per il premier Conte “una sola sala su tre è stata utilizzata: capienza 469 persone e 1.400 biglietti venduti”.
“Mi sembra inevitabile che vengano prese delle misure di sicurezza, con i ragazzi perquisiti all’ingresso». È quanto dice anche il cantante Sfera Ebbasta, che ha annullato tutti gli altri appuntamenti: «Vorrei solo che tutti quanti vi fermaste a pensare quanto può essere pericoloso e stupido usare lo spray al peperoncino in una discoteca». Già, ma così va il mondo. L’odio è tracimato nelle discoteche.
A Corinaldo, luogo della tragedia, è stato proclamato il lutto cittadino in segno di vicinanza alle famiglie colpite. In lutto anche Senigallia, città di residenza di diverse vittime. “Ci stringiamo intorno alle famiglie delle vittime e ne condividiamo il grande dolore. Come segno di lutto per un dramma che ha profondamente colpito l’intera comunità locale abbiamo deciso di cancellare tutte le iniziative programmate per oggi e di spegnere tutte le illuminazioni natalizie”, ha annunciato il sindaco Maurizio Mangialardi.