Ferita lieve per il carabiniere colpito da un uomo barricatosi in casa armato di accetta
Sta meglio e non corre rischi il carabiniere ferito da un uomo di Cassola, affetto da disturbi di natura psichica e seguito dagli uffici dell’Ulss 7, che durante lo scorso week end si era barricato in casa opponendosi ad un Tso (trattamento sanitario obbligatorio) disposto nei suoi confronti. Temendo che il 60enne potesse farsi del male con atti autolesionistici erano intervenuti nella sua abitazione vari carabinieri, vigili del fuoco e agenti di polizia. Dopo aver forzato un ingresso secondario con l’aiuto dei pompieri, riuscendo a disarmare il soggetto che brandiva un’accetta affilata, i membri delle forze dell’ordine erano riusciti a immobilizzarlo e accompagnarlo al S. Bassiano. Nella colluttazione un militare dell’Arma è rimasto ferito ad una mano a causa di un taglio profondo.
Per il vicebrigadiere di 43 anni, autore dell’incursione insieme ad altri colleghi, è stata sciolta una prognosi di 30 giorni per le lesioni riportate. Dopo aver subito un intervento al pollice di una mano, l’appuntato è stato dimesso dall’ospedale di Verona e rimarrà a riposo per il tempo necessario alla piena guarigione. Nessuna ferita di rilievo invece per il cassolese, che evidentemente non voleva sentire ragioni riguardo il ricovero coatto presso l’ospedale S. Bassiano per ricevere cure specifiche per il suo stato di salute precario.
L’episodio è avvenuto venerdì sera e ha creato un certo subbuglio a Cassola, nella zona dove l’uomo risiedeva.