Cicero e le “nostalgie” del Ventennio: Rucco lo bacchetta. Esposto delle opposizioni
Presenteranno un esposto al prefetto le opposizioni in consiglio comunale a Vicenza, contro l’iperattivo assessore alla viabilità e infrastrutture, Claudio Cicero. Stanno suscitando infatti un mare di polemiche i suoi festeggiamenti, a beneficio dei media locali, dei vent’anni di attività amministrativa continuativa (come consigliere e assessore, sia dai banchi della maggioranza che dell’opposizione) con tanto di camicia nera con fiocco tricolore, un accenno di saluto romano dal balcone di e richiami, appunto, a un “ventennio” di attività come amministatore.
Cicero – che in questi giorni è anche al centro di una vicenda giudiziaria, con la richiesta di un risarcimento di quasi cinque milioni di euro in un processo per appropriazione indebita aggravata di un brevetto industriale e per rivelazione di segreti industriali – non è d’altronde nuovo a simpatie estremiste: nel 2012 gli furono ritirate le deleghe dall’allora giunta di centrosinistra Variati (che gli aveva affidato la delaga alla mobilià) per un calendario del Duce esposto nel suo ufficio.
Sandro Pupillo, consigliere di minoranza di “Da Adesso in poi” va giù pesante: “Non è una goliardata e nemmeno una provocazione: è un affronto bello e buono! Un vergognoso ed inaccettabile insulto. Quando rappresenti le istituzioni – ed in questo caso la nostra città, unica in Italia ad avere due medaglie d’oro di cui una per meriti resistenziali – non puoi permetterti tutto ciò. Festeggiare il ‘ventennio’ in camicia nera, da un balcone di un edificio comunale con il braccio destro teso, il richiamo al motto ‘credere, obbedire, combattere’, sono chiari ed espliciti riferimenti al fascismo. Mi aspetto dal sindaco Rucco il ritiro immediato delle deleghe a Cicero, come fece Variati per un episodio analogo. E mi aspetto che assessori e consiglieri di maggioranza prendano le distanze da questo offensivo e ingiurioso oltraggio. Chi tace è complice e noi non staremo zitti!”.
Il diretto interessato invece non fa una piega e conferma di essere uomo di destra e di non spostarsi “di un millimetro”, ricordando le tante cose fatte per Vicenza, in particolare per la mobilità urbana (è noto come “l’uomo delle rotatorie”).
Allarga invee il raggio d’azione Raffaele Colombara, della lista “Quartieri al Centro” e parla di “guerre aperte all’interno della maggioranza, fuoriuscite presunte o reali dai gruppi consiliari, dichiarazioni assurde in totale libertà da parte di chiunque contro chiunque, forze dell’ordine comprese”, tutte cose che denoterebbero “uno stato di grossa confusione e difficoltà da parte della nuova amministrazione a soli sei mesi dall’avvio” con, come denominatore comune, “la gravissima mancanza di leadership del sindaco Rucco”.
A prendere posizione contro le esternazioni dell’assessore, anche l’Anpi (Associazione nazionale partigiani d’Italia) e l’Avl (Associazione volontari della libertà), che le ritengono “incompatibili con il ruolo di assessore”,
Non è tardata però ad arrivare la risposta proprio del primo cittadino Francesco Rucco, che bacchetta il comportamento del suo assessore. “Il fascismo – afferma – non ci appartiene. Se serve chiarirlo, lo faccio a gran voce e senza lasciare spazio ad equivoci. E altrettanto chiaramente dico che su questo tema non si scherza e non si fa goliardia. La foto scattata è solo un fermo immagine di un saluto ben lontano da quello romano, come mette in evidenza il video. Ma lo stesso Cicero ci scherza sopra e questo non va assolutamente bene ed è ciò che gli rimprovero. Quando si riveste una carica pubblica si hanno responsabilità che non vanno sottovalutate. Ed è doveroso mantenere uno stile istituzionale che troppo spesso Cicero dimentica. Così come dimentica di far parte di una squadra, con cui deve condividere e collaborare. E dove il culto della persona non può trovare spazio. È indubbio che l’assessore Cicero stia lavorando con grande impegno per la nostra Città e, dopo anni di inerzia, ce n’era davvero bisogno. Ma questo non basta se alla base non c’è il rispetto per l’istituzione e per i colleghi. Voglio credere che in 20 anni di attività amministrativa Cicero l’abbia capito e ne faccia tesoro per il futuro”.
Rucco infiene invita i consiglieri di minoranza “a non cedere a strumentalizzazioni ed esasperazioni che non fanno bene a nessuno. Ma capisco che, non avendo altri argomenti, anche un fraintendimento possa diventare spunto di infinite polemiche e grandi dissertazioni sul bene e il male. A tal proposito, mi aspetto che prendano le distanze da chi, e non voglio neppure citarne il nome, non ha perso occasione per dimostrare la propria ignoranza con una foto di pessimo gusto, quella sì frutto di un gesto voluto e che non lascia spazio ad equivoci”.
Il riferimento è al centro sociale Bocciodromo, che ha pubblicato una foto che richiama l’impiccagione di Mussolini a piazzale Loreto, con un Cicero a testa in giù.
Che questa giunta andasse a braccetto con i fascisti lo sapevamo: i post su facebook, il revisionismo, i flirt con…
Pubblicato da Bocciodromo Vicenza su Venerdì 14 dicembre 2018