Ostia, confermate in Appello le condanne al clan Spada
Sono state confermate dalla corte d’appello di Roma le condanne, per oltre 50 anni di carcere, emesse in primo grado nei confronti di sette componenti del clan Spada, uno dei più influenti sul litorale romano di Ostia, con l’aggravante del metodo mafioso nel processo legato al racket delle case popolari. Gli imputati rispondevano a vario titolo di minacce, violenze, sfratti forzosi da alloggi popolari oltre che di un episodio gambizzazione per affermare la supremazia del clan sul territorio.L’inchiesta che ha portato al processo partì proprio dalla gambizzazione di Massimo Cardoni, detto Baficchio, ferito con due colpi di pistola nel 2015 a Ostia. Dalle indagini venne fuori la violenta contrapposizione tra il clan allora emergente degli Spada e la perdente compagine dei Baficchio-Galleoni. Una lotta tra clan condita da minacce, intimidazioni, sfratti e occupazioni forzose di case popolari.
Non sono mancati momenti di tensione in aula, dopo la lettura della sentenza, quando uno degli imputati si è rivolto ai giudici gridando: “Buffoni, quando esco da qui spacco tutto”. In aula anche una ventina tra amici e parenti dei condannati, alcuni dei quali dopo il verdetto hanno gridato contro la corte: “Vergogna”.