Roma: bimbo muore dopo circoncisione in casa, grave il gemello
Un bambino di due anni è deceduto e il gemello è ricoverato in gravi condizioni in ospedale dopo essere stati sottoposti entrambi ad una circoncisione rituale in casa a Monterotondo, vicino a Roma. Entrambi i piccoli sono di origine nigeriana, così come il sedicente medico che ha praticato la nefasta operazione e che ora è sotto interrogatorio.
Secondo una prima ricostruzione fatta dagli inquirenti, la pratica è stata eseguita prima su un bimbo e poi sull’altro e solo quando le condizioni dei due sono apparse gravi è scattato l’allarme ed è stato chiamato il 118. Uno dei due bambini però aveva perso troppo sangue e per lui non c’è stato nulla da fare.
Sulla vicenda indaga la polizia e la Procura di Tivoli ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di omicidio e lesioni gravissime in riferimento alle gravi condizioni del gemello sopravvissuto. Da accertare al momento la natura dolosa o colposa dell’omicidio.
Il capo della Procura, Francesco Menditto, ha voluto al lavoro sul caso due pm: quello di turno e uno specializzato in violenze di genere e contro i minori.
I due gemellini erano nati a Latina nel gennaio del 2017 ed erano ospiti di un centro d’accoglienza che l’Arci Roma gestisce con il comune di Monterotondo dal 2009. La madre, che ha altri 5 figli in Nigeria, è titolare di protezione umanitaria ed è giunta nella casa di Monterotondo a metà novembre. La donna, che gli operatori del centro di accoglienza definiscono tranquilla, sveglia ed educata, frequentava una scuola d’italiano a Roma.
Secondo Foad Aodi, fondatore dell’Associazione medici di origine straniera in Italia e di Co-mai – Comunità del mondo arabo in Italia – le circoncisioni effettuate in casa e in modo clandestino sono più del 35%.