M5s, Di Maio e Di Battista: “Ora taglio stipendi parlamentari”
La nuova legge promossa dal M5s per il taglio degli stipendi ai parlamentari è in arrivo. Ad annunciarlo, dalle piste da sci di Moena, in Trentino, è il capo politico del Movimento e vicepremier Luigi Di Maio in una diretta Facebook in cui fa gli auguri di buon 2019. In sua compagnia Alessandro Di Battista, da poco tornato dal suo viaggio in America Latina.
“Vi ringraziamo tutti perché ci siete stati vicino e senza di voi non saremmo andati da nessuna parte – esordisce Di Maio, in tenuta sciistica così come Di Battista – Abbiamo ancora tante cose da fare, siamo solo alla fine dell’inizio. Ieri sera vi abbiamo promesso che vi regaleremo una bella legge per tagliare gli stipendi a tutti i parlamentari della Repubblica”, ribadisce, riferendosi a un post con cui ieri ha annunciato nuovi tagli alla politica. “Tanti auguri, ieri è stato bello per me rivedere Luigi dopo sette mesi. Tanti auguri a tutti di buon anno, un grande abbraccio”, il commento di Di Battista.
“Nel 2018 abbiamo combattuto una classe di privilegiati che ci sta combattendo anche in questi giorni perché stiamo bloccando le pensioni d’oro, stiamo bloccando un sacco di cose che vi avevamo promesso avremmo tagliato”, aggiunge il capo politico del M5s. “Oggi – prosegue Di Maio – la cosa che posso augurarvi per il 2019 è di fare le cose che vi piacciono, fate sempre le cose che vi rendono felici: sicuramente veniamo da anni difficili, abbiamo dovuto fare battaglie grosse ma c’è sempre piaciuto combattere quei signori che utilizzavano i soldi pubblici e le leggi dello stato per privilegiarsi di una serie di diritti di cui non dovevano godere”.
Non si fa attendere la risposta di Matteo Salvini. Una risposta con con cui il vicepremier fa capire che per lui le priorità sono altre. “Giusto tagliare sprechi e spese inutili, è nel contratto di governo e lo faremo. Ma per la Lega le priorità degli Italiani sono cose anche più concrete”, sottolinea Salvini elencando alcune misure simbolo della Lega: dalla flat tax alle autonomie, fino alla cancellazione definitiva della Fornero alla legittima difesa.