Addio a Loris Bertoldi, da Recoaro Mille a piazza dei Signori “servendo” sorrisi
Il cognome Bertoldi lasciava trasparire le sue origini altovicentine, da Recoaro dove storicamente la famiglia d’origine ha sempre vissuto e lavorato. Ma negli ultimi anni è nel cuore di Vicenza, dirimpetto alla solennità della Basilica Palladiana, che Loris Bertoldi aveva dispensato vassoi di sorrisi ai tavoli che danno sulla magnifica vista in Piazza dei Signori. Un malore improvviso lo ha strappato alla vita e agli affetti a 69 anni, mercoledì , poche ore prima di riaprire il ristorante Bella Vicenza in contrà dei Proti dopo un break di riposo durante le festività. Locale rilevato insieme alla moglie dopo aver gestito dal 1989 al 2011 il Caffè Garibaldi, il “palco” sulla piazza simbolo del capoluogo berico.
Loris Bertoldi ha lasciato nel dolore la moglie Silvana e la figlia Federica, gli adorati nipotini Giulio e Nicola e quanti hanno avuto modo di apprezzarlo come uomo prima che come professionista della ristorazione. Un ruolo parte indispensabile della sua vita, tanto da non “rassegnarsi” a godersi la pensione: con piglio genuino e caparbietà aveva scelto al contrario di aprire una nuova attività tutta sua, da titolare.
Era partito da Recoaro, quasi trent’anni fa, portando avanti la tradizione dei genitori albergatori tra località turistiche e malghe. Prima aprendo in gioventù un piccolo hotel per poi, forte di quest’esperienza, prendere le redini dei Castiglieri a Recoaro Mille, dove sono in tanti a ricordarlo negli anni ’80. Poi il grande passo, la scelta di vita di trasferirsi dalle tranquille montagne delle Piccole Dolomiti alla vita frenetica del capoluogo vicentino, adattandosi alla nuova sfida fino a diventare un personaggio conosciuto da tutti i frequentatori del centro storico di Vicenza.
Appassionatissimo di motociclette, amante della montagna che portava nel suo dna di recoarese e pure ex alpino, Loris Bertoldi era stato anche membro in passato della Confraternità del Baccalà. Oggi le porte della caratteristica trattoria e pizzeria Bella Vicenza, a due passi dal centro storico, sono rimaste chiuse per il lutto. Nell’Altovicentino la tragica notizia della sua morte è passata di bocca in bocca. In tanti hanno espresso un messaggio di cordoglio, chi utilizzando il web, chi dimostrando di persona il proprio affetto. Al Cafè Garibaldi, inoltre, aveva ospitato e conquistato con il suo savoir faire la simpatia di vip italiani e stranieri in visita a Vicenza.
A tracciarne ricordo a viva voce il genero, che porta il suo stesso nome. “Lo ricordo come una grande persona e un nonno molto amorevole e attivo con i nostri figli – ci racconta Loris Asnicar, marito di Federica, la figlia del compianto ristoratore -. Li portava dappertutto, coinvolgendoli nelle sue passioni: amava sciare, le camminate in montagna e le gite con la moto. Ha lasciato sicuramente un bel segno nella nostra comunità recoarese oltre che a Vicenza, qui ha fatto lavorare molte persone e regalato tanti insegnamenti. Era una persona gentilissima e umile, un piacere starci insieme”.
Martedì mattina alle 10.30, nella chiesa di Recoaro, l’ultimo incontro terreno per riservargli un saluto e una parola buona e di conforto ai famigliari.